L'associazione tartAmare: "Si sarebbe potuto evitare con una chiamata, prima di agire in alcun modo, a un ente competente o anche con una semplice ricerca su Internet"
Martedì 1° agosto, una Testudo hermanni, comunemente detta tartaruga di terra, stava passeggiando vicino a una duna nel tratto di spiaggia tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto, quando alcuni passanti, scambiandola per una tartaruga marina, l'hanno presa e gettata in mare, dove è morta. L'accaduto è stato raccontato dall'associazione tartAmare sulla propria pagina Facebook per sottolineare che "se non si è certi di qualcosa è *doveroso* informarsi prima di agire".
L'appello dell'associazione - "La storia che vi raccontiamo oggi non ha un lieto fine ed è la storia di Marina - si legge nel post dell'associazione -. Abbiamo ritrovato il suo corpo senza nome e senza vita nel tratto di spiaggia tra Castiglione della Pescaia e Marina di Grosseto, dopo una segnalazione che ci indicava la presenza di una tartaruga da quelle parti. Abbiamo deciso di chiamarla Marina, come la natura della tartaruga per cui è stata tristemente scambiata, e di darle sepoltura nella duna".
"Marina è morta a causa dell'ignoranza - ha sottolineato tartAmare - Un'ignoranza che poteva essere colmata in pochi minuti: la morte di Marina si sarebbe potuta evitare con una chiamata, prima di agire in alcun modo, a un ente competente o anche con una semplice ricerca su Internet. Qual è quindi la morale di questa storia, purtroppo vera? Che se non si è certi di qualcosa è *doveroso* informarsi prima di agire. Ma anche che tante volte non agire è la soluzione migliore. Non tutti gli animali che incontriamo sono in difficoltà e a volte la difficoltà in cui essi si trovano può essere anche aggravata da un aiuto fornito in modo non adeguato alle circostanze".
Cosa fare se si incontra una tartaruga marina - "Cosa fare dunque se si trova una tartaruga marina che ci appare in difficoltà per non sbagliare mai? Non dare fastidio in nessun modo alla tartaruga e tenere le distanze in modo di non spaventarla; non toccarla assolutamente; chiamare immediatamente noi o la guardia costiera al 1530: provvederà l'autorità competente a darvi indicazioni rispetto a come comportarvi", ha concluso l'associazione.