Tra le cause il disboscamento e lo sviluppo delle aree urbane. La deputata dei Verdi Cate Faehrmann: "Politiche inefficaci, necessaria una svolta"
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Tra circa 30 anni i koala potrebbero non esistere più nelle aree dell'Australia orientale. A lanciare l'allarme estinzione un'inchiesta parlamentare guidata dalla deputata verde Cate Faehrmann. Tra le cause principali, oltre agli incendi che lo scorso anno hanno deflagrato il Continente, ci sarebbero il disboscamento e lo sviluppo di nuove aree urbane.
Stime governo inaffidabili - Il rapporto ha evidenziato come le valutazioni effettuale dal governo australiano siano inaffidabili. Secondo l'esecutivo, la popolazione di koala nel Paese si aggira intorno ai 36mila individui. "Questo rapporto deve rappresentare una svolta per la protezione dell'habitat degli animali", ha dichiarato la deputata Faehrmann, aggiungendo che "le strategie e le politiche messe in atto fino ad ora sono risultate insufficienti". In alcune aree il territorio abitato dai koala è stato danneggiato fino all'81% a causa degli incendi. A questa minaccia si aggiungono gli attacchi dei predatori selvatici e gli incidenti causati durante l'attraversamento delle strade.
Nuove misure di protezione - La commissione parlamentare insieme al Wwf ha formulato 42 raccomandazioni per arginare l'emergenza. Tra di esse, la protezione dei corridoi tra habitat limitrofi, un programma di finanziamento per favorire l'azione di gruppi ambientalisti e maggiori incentivi per l'agricoltura volta a proteggere il territorio.