A soli tre mesi era stata salvata: rimessa in libertà nel parco appenninico, era stata avvistata l'ultima volta a metà luglio. Nessun segnale di mortalità dal collare, fino al ritrovamento
Era stata avvistata in buona salute a metà luglio, mentre scorrazzava nel Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio, Molise, sugli Appennini. L'hanno ritrovata pochi giorni dopo senza vita: il collare satellitare che tracciava i suoi percorsi non aveva dato il segnale di mortalità. Non ha avuto un lieto fine la favola di Morena, l'orsetta rimasta orfana nel maggio 2015, diventata il simbolo del parco, allevata, curata e svezzata da veterinari aquilani e internazionali, che continuavano a seguirla a distanza, dopo averla rimessa in libertà nel suo habitat, tra i boschi.
Non è stato un happy end Ora tutti coloro che avevano conosciuto e seguito la sua storia attraverso il sito e la pagina Facebook del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm) piangono la scomparsa di questa orsetta coraggiosa, che ci ha messo tanto di suo per non volere restare in cattività, destino segnato per tutti gli animali selvatici come lei salvati dall'uomo. E' fallito, invece, il difficile progetto di reinserimento in natura dell'esemplare, studiato persino da esperti internazionali. "Sapevamo che sarebbe stato difficile, ma facevamo il tifo per lei", si legge nel comunicato di cordoglio pubblicato sul sito ufficiale del Parco, che inizia così: "E' sicuramente la notizia che abbiamo temuto di più in tutti questi mesi e che avremmo proprio non voluto dare".
Giallo sul decesso "L'esame esterno della carcassa da parte del veterinario del Parco - continua il comunicato - non ha consentito di stabilire le cause di morte per la rapida decomposizione, accelerata dalle temperature elevate di questi giorni. I guardiaparco hanno provveduto al sequestro della carcassa ed ai rilievi di polizia giudiziaria del caso. La stessa sarà inviata all'Istituto zoologico di Grosseto per gli esami necroscopici, così come previsto dalle procedure nel caso di rinvenimento degli orsi morti". Il territorio, poi, sarà battuto alla ricerca di indizi utili.
"La possibilità che non ce la potesse fare - sottolineano dal Pnalm - è sempre stata una costante di questo complesso progetto, testato per la prima volta dal Parco. Ma le diverse fasi, andate sempre bene, e le reazioni più che positive di Morena, anche in questo periodo in cui ha vissuto libera in natura, ci avevano lasciato ben sperare nel lieto fine. Pur avendo sempre messo in conto questa possibilità, oggi non possiamo fare a meno di provare un profondo senso di delusione, che sicuramente proveranno anche tutti coloro che hanno fatto il tifo per lei, per oltre un anno".
Sul caso la promessa di tenere tutti gli "amici" di Morena aggiornati sugli sviluppi.