Unica eccezione è la possibilità di limitare la libertà degli animali per motivi di salute, come per esempio a seguito di un intervento chirurgico
© iberpress
La Regione Lazio vieta la detenzione a catena dei cani e di tutti gli animali da compagnia. La norma è stata approvata con un emendamento alle disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2021. Lo rende noto l'Organizzazione internazionale protezione animali, che lo chiedeva da molto tempo. I trasgressori rischiano una sanzione fino a 2.500 euro.
Unica eccezione al divieto generale, specifica l'Oipa in una nota, è la possibilità di limitare la libertà degli animali per motivi di salute, come per esempio a seguito di un intervento chirurgico, condizione che dovrà essere certificata da un medico veterinario che attesti la diagnosi e la durata del trattamento.
L'Oipa chiede da tempo l'introduzione del divieto anche a livello nazionale. "Finalmente anche la Regione Lazio ha introdotto questo divieto, come già fatto da Campania, Veneto, Puglia, Umbria, Lombardia ed Emilia Romagna", commenta Rita Corboli, delegata Oipa di Roma, aggiungendo che "quella dei cani legati a catena è una pratica crudele che, come abbiamo visto nei roghi di questa estate, ha causato la morte di molti animali arsi vivi, senza possibilità di sfuggire alle fiamme: una fine atroce".