Un caso che farà scuola

Lo scimpanzé Tommy è una persona? La Corte di New York deve decidere

I giudici diranno se l'animale possiede lo status di "persona giuridica" e ha il diritto legale di non essere imprigionato

10 Ott 2014 - 11:29
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Uno scimpanzé può essere considerato un umano? La domanda può sembrare insolita, in realtà la questione è molto seria per la corte di New York che dovrà decidere se Tommy, esemplare 26 enne di scimpanzé, possiede gli stessi diritti di una persona. A portare il caso in tribunale è stato Steven Wise con Nhrp (Non human rights project), l'organizzazione di avvocati che lotta per estendere i diritti umani agli animali.

Il caso - Secondo l'accusa, lo scimpanzé, che appartiene a un privato di nome Patrick Lavery e vive a Gloversville (New York), non dovrebbe vivere rinchiuso in un capannone e ha tutto il diritto di essere libero. Proprio come un essere umano. Dall'altra parte, Lavery dice che Tommy ha a disposizione anche stereo e tv e non è imprigionato. Uno dei giudici ha risposto all'accusa dicendo che esistono apposite leggi per proteggere gli animali dai maltrattamenti. Ma il punto non è questo: a detta di Steven Wise e Nhrp, il caso non riguarda il benessere, ma l'imprigionamento illegale. Insomma, lo scimpanzé dovrebbe essere considerato una "persona giuridica".

Le qualità umane - Secondo Steven Wise, autodeterminazione e autonomia, oltre a diverse caratteristiche umane riconosciute negli scimpanzé da studi scientifici - come empatia e memoria complessa - renderebbero Tommy molto simile a un uomo, quindi meritevole del riconoscimento dello status giuridico. Comunque sia, questo caso è destinato a fare scuola per i diritti degli animali. "Non voglio che Tommy vada in cella se mi tira una pietra, ma fa parte della responsabilità morale delle persone" ha detto Steven alla Corte. Ai giudici l'ardua sentenza.

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