Nella Festa del Gatto

Miracle e Sally, gattine disabili alla riscossa: "Capovolto il loro destino"

I due felini, con alle spalle un triste passato, ci aprono le porte della loro nuova vita nel Centro per l’educazione alla disabilità animale di Carbonera (Treviso)

di Gabriella Persiani
17 Feb 2019 - 07:34

Una è la "procuratrice", capostipite di tutti gli animali disabili ospiti da maggio 2018 del Centro per l'educazione alla disabilità animale, (Ceda), di Carbonera (Treviso). L'altra è il suo braccio destro, anzi, sarebbe meglio dire la sua zampa destra anteriore. La prima è Miracle, "un miracolo di nome e di fatto" come racconta a Tgcom24 Alessandro Ortolan, costruttore trevigiano di "carrellini-disabili" e a capo dell'omonimo Comitato. L'altra è Sally. E "il loro destino è stato capovolto". Sono, infatti, due gattine sotto i due anni d'età, disabili e per questo condannate alla soppressione, ma che al Ceda hanno trovato una seconda vita. Quasi normale. In attesa di una famiglia tutta loro. Così chi meglio di Miracle e Sally, con alle spalle un triste passato ma oggi un futuro di fusa e giochi, può meglio rappresentare la riscossa del mondo felino nella Giornata Nazionale del Gatto, anche conosciuta come Festa del Gatto?

Miracle, gatto tricolore dal buffo muso nero e marrone, arriva dalla Calabria, dai monti del Cosentino. "Un giorno di oltre un anno fa sono stato contattato da un anziano che aveva una richiesta strana - ricorda Ortolan, conosciuto anche come il mago dei carrellini. - Voleva un carrellino per un gatto randagio. Allora ho indagato e così venni a conoscenza che era stata la sua bandante a parlargli di una gattina che strisciava affamata per le strade del paesino dopo essere stata investita. Era dunque destinata a morte certa".

"Anche il seguito della storia è stata un miracolo, da qui il suo nome - aggiunge. - Contattando dei volontari di un'associazione animalista locale Miracle è arrivata al Ceda in apertura, così è diventata la padrona di casa di Micinbici, la stanza protetta che condivide con Sally e altri due gatti disabili, Ariel e Rocket, l'ultimo arrivato". Strappata così a morte certa, Miracle gioca, si arrampica e fa le fusa come ogni gatto che si rispetti. "La sua vescica va spremuta manualmente due volte al giorno, ma per il resto non ha problemi e cerca una casa tutta sua", conclude Ortolan.

Sally, dal pelo bianconero, ha avuto una storia altrettanto sfortunata. "Era un gatto di proprietà che è finito nella tagliola di un bracconiere nella campagna toscana e pur di liberarsi da quella trappola si è autoamputata le zampe posteriori mangiandole", continua Ortolan. Oggi Sally ha trovato la sua normalità abituandosi ai suoi moncherini. "Non è paralizzata, non ha vescica neurologica, ha solo le zampe posteriori più corte e anche lei cerca la sua famiglia".

Al momento la stanza protetta dei gatti disabili ospita anche Ariel, giunta da Catanzaro perché rimasta paralizzata dopo un investimento e non più voluta dai suoi proprietari, e Rocket, gattone rosso da Eboli (Salerno), anch'esso vittima di un incidente e trovato all'interno di un condominio. "Rocket è l'ultimo arrivato, ma ha recuperato la mobilità, cammina normalmente; ha, però, vescica neurologica", conclude Ortolan che sulla pagina Facebook "Micimbici Mamme & Papà a distanza" gestisce il gruppo che da lontano provvede alle necessità di questi gatti avviati alla loro seconda vita.

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