Lo scorso settembre un drone ha fotografato la megattera: l’intera parte inferiore del tronco si è piegata. "E' arrivata sfinita, non riuscirà a sopravvivere a lungo", dicono i ricercatori di BC Whales
Un viaggio lungo tre mesi e quasi cinquemila chilometri quello di Moon, la megattera che ha nuotato con la schiena rotta. Dalle coste di Fin Island, nel Canada occidentale, a quelle delle Hawaii senza poter utilizzare la grande pinna posteriore, un miracolo dicono i ricercatori che l'hanno seguita, una forza della natura. Ma per il gigante gentile questo sarà l'ultimo viaggio: è arrivato sfinito.
Lo scorso settembre un drone ha fotografato Moon (così l'hanno ribattezzata i ricercatori) con una grave ferita alla parte bassa della schiena: l’intera parte inferiore del tronco si è piegata in una forma innaturale a “S”, "con tutta probabilità il risultato di un colpo di una barca", spiegano dalla stazione di ricerca Fin Island. Nonostante il dolore, Moon è riuscita ad arrivare a destinazione, ma questo potrebbe comunque non essere un lieto fine. La probabilità confermata dagli scienziati è che presto la megattera possa trovare la morte, sfinita dal viaggio e dal dolore della ferita.
"La costa occidentale del Canada è sempre più pericolosa per le balene, il traffico marittimo continua a scontrarsi con questi gentili giganti marini, che il più delle volte hanno la peggio", spiega Janie Wray, amministratore delegato e capo ricercatore di BC Whales , un’organizzazione no-profit che studia i cetacei al largo della costa occidentale della provincia.
"Senza l’uso della coda Moon stava letteralmente facendo la rana per fare quella migrazione. È stata incredibile. Ma ti spezza anche il cuore". Le immagini della megattera nelle acque hawaiane, emaciata, smagrita, evidenziano fino a che punto ha consumato le sue riserve di grasso per fare il suo ultimo viaggio e non ha più alcuna fonte di cibo nelle acque tropicali. Per questo Wray è pessimista sulle possibilità di sopravvivenza dell’animale.
"Sta soffrendo eppure è ancora viva. I tentativi di sopprimere Moon richiederebbero un cocktail di sostanze tossiche e rischierebbero di avvelenare la vita marina che si nutrirebbe dei suoi resti. Se fosse a terra, potremmo intervenire. Ma poiché si trova nell’oceano, e a causa delle sue dimensioni, non c’è niente che possiamo fare. E questo ti spezza ancora di più il cuore".