Nel freddo inverno russo il cucciolo aveva perso gli arti per congelamento. Ma grazie alle nuove protesi è tornato a camminare
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Il piccolo Ryzhik, un gatto della Russia siberiana, rischiava di essere soppresso. Il cucciolo era stato ritrovato in stato di assideramento per le strade di Tumsk a -40° C. I veterinari che l'hanno soccorso sono stati obbligati ad amputargli tutti gli arti. Sembrava che la vita fosse finita per lui, ma i medici sono riusciti, per la prima volta al mondo, a impiantargli 4 protesi che ora consentono a Ryzhik di tornare a camminare.
Ryzhik è stato portato in una clinica a Novosibirsk, specializzata nell'impianto di protesi artificiali. Grazie ad una tecnologia di modellazione 3D è stato possibile costruire arti perfetti per Ryzhik che subito dopo l'operazione è tornato a camminare.
"E' sicuramente il primo gatto al mondo a essere sottoposto a questo tipo di operazione chirurgica - spiega al Siberian Times il dottor Gorshkov che ha curato l'animale - Gli arti sono perfettamente collegati alla pelle e alle ossa. La parte dell'arto che entra nel corpo è spugnosa". Grazie a questa nuova tecnologia, Ryzik non percepisce le nuove zampe come corpi estranei e può continuare così a correre come un tempo.