La storia di Nocciolino commuove: il simil maremmano dopo il terremoto era stato trasferito in attesa di adozione, ma è tornato nei luoghi dove ora i residenti si battono per farlo restare
Una prova di attaccamento alla propria terra che non ha eguali: Nocciolino, un simil maremmano di 11 anni, è tornato nella sua Norcia (Perugia), dopo che a seguito del terremoto del 2016 era stato portato al canile di Foligno in attesa di adozione. La sua era già prima del sisma una storia triste: nel 2013 aveva perso il padrone e si era ritrovato per strada. Quella strada dove è tornato percorrendo 60 chilometri in una settimana e dove i residenti vogliono farlo continuare a vivere. Una battaglia combattuta in prima linea da Stefano Proietti, commerciante di Monteleone di Spoleto, amante degli animali ed esponente del Wwf.
L'impegno delle istituzioni A dare notizia del ritorno di Nocciolino a Norcia era stato proprio Stefano Proietti attraverso la sua pagina Facebook, lanciando l'hashtag #Nocciolinolibero. "Nocciolino è tornato a Norcia - scriveva in un post corredato da foto e video, dando la notizia ai suoi compaesani. - Era scappato a Borgo Trevi ad alcuni addetti al servizio chiamiamoli superficiali... ma lui, nonostante gli oltre 10 anni, è tornato a casa, nella città dove lui ha scelto di vivere e morire libero".
"Farò del tutto perché ora rimanga qui libero e tutelato e no in un misero giardino - è stata la promessa di Proietti. - Io la penso così, interpellerò il sindaco e l'Asl: io sono disponibile ad intestarmelo". Appello accolto dal vicesindaco Pierluigi Altavilla. "La legge - ha spiegato Proietti all'Ansa - concede la possibilità di concedergli la cittadinanza onoraria, oppure dichiararlo cane di quartiere o cane libero accudito e se ci sarà da affrontare delle spese sono pronto a sostenerle, come ad esempio stipulare una polizza assicurativa".
Il vicesindaco, dal canto suo, promette di occuparsi della vicenda e, assicura, "ne discuteremo in giunta per capire cosa si potrà fare per questo animale".
Il terremoto del 2016 e la sorte di Nocciolino Quella di Nocciolino è una storia di assoluta resilienza e attaccamento al territorio che parte da lontano e che ha avuto un'evoluzione subito dopo il terremoto, quando il cane ha deciso di trasferirsi definitivamente a Norcia, lasciando la frazione di Todiano dove era nato e vissuto fino al 2016.
"E' stato sempre un animale solitario - racconta Proietti - e la sua solitudine si è accentuata quando è morto 5 anni fa Lamberto, il suo padrone. Di lui si era presa cura una signora sempre di Todiano, ma senza potersi mai avvicinare". Tutto cambia dopo la grande scossa del 30 ottobre 2016, quando il cane "si trasferisce - racconta ancora Proietti - nella zona industriale di Norcia e qui a dargli da mangiare erano stati i militari che avevano raggiunto la città per gestire l'emergenza post sisma".
Dalla zona industriale Nocciolino si trasferisce nella zona di Porta Romana e qui sono alcuni commercianti a sfamarlo, ma scattano le prime segnalazioni da parte dei cittadini al servizio veterinario dell'Usl temendo la sua presenza. "Appurato che è buonissimo, avevano tentato comunque di catturarlo, ma senza riuscirci - dice l'esponente del Wwf. - A inizio giugno una signora di Cesena, in visita a Norcia, aveva visto questo cane e si era attivata, sempre presso il servizio veterinario, per avviare le procedure di adozione e così il 18 giugno era stata eseguita la cattura dopo aver sparato a Nocciolino una cartuccia di sonnifero".
Poi la storia è nota: il cane viene trasferito a Foligno e "qui sarebbe dovuto rimanere in attesa della definitiva adozione, - conclude Proietti, - ma come ha avuto la possibilità di fuggire l'ha fatto, perché il posto di Nocciolino non è a Cesena e in nessun'altra parte d'Italia, la sua casa è Norcia".