Il quattro zampe è stato estratto vivo da esercito e volontari impegnati a scavare per salvare vite in una delle strade della capitale più colpite dal sisma
Al 286 di via Alvaro Obregon si scava dalle prime ore senza sosta: è questa una delle zone più interessate dai crolli causati dal terremoto che ha devastato Città del Messico. Così il salvataggio di un cane dalle macerie di quel palazzo riaccende la speranza di poter trovare altre vite: 13 quelle ancora sotto il cemento, segnalate grazie al loro cellulare. Intanto erano state già 24 le persone estratte vive dallo stesso edificio, 24 ore dopo la scossa di magnitudo 7.1.
Non solo commozione e gioia per i bambini strappati alla loro scuola crollata, sempre in diretta davanti a smartphone e telecamere. Anche per un cane che rivede la luce scatta l'applauso dei presenti e la festa è ripresa in un video: i soccorritori riacquistano così grinta ed energia per continuare a scavare tra travi, polvere e mattoni, senza pensare alla fatica e alla stanchezza. Bisogna fare presto, la vita, umana e animale, non può aspettare.