Nel frattempo l'uomo era stato già individuato dalle forze dell'ordine, dopo l'appello del sindaco di Ponzano Veneto e dell'Enpa
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Una giovane trevigiana ha indicato su Instagram come quella di suo padre l'identità della persona che, il 16 marzo scorso, aveva provocato la morte della sua cagnolina dopo averla presumibilmente lanciata da un'automobile in corsa a Ponzano Veneto (Treviso). L'uomo era stato nel frattempo individuato e denunciato dai carabinieri. "Quella che vedete - scrive la donna - è la vera ragione per cui il mio cane è morto, volete il nome del colpevole: eccolo. Proprio così, mio padre".
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Per risalire ai responsabili del terribile gesto si erano mobilitati anche i volontari dell'Ente nazionale protezione animali e il sindaco di Ponzano Veneto, Antonello Baseggio, il quale aveva lanciato un appello alla cittadinanza.
L'animale, sofferente, di nome Piccola, come poi si è scoperto, era stato notato da una passante che aveva avvertito subito i responsabili dell'Enpa. La cagnolina, che aveva 18 anni, era stata presa in cura da una clinica veterinaria della zona, ma, nonostante gli sforzi, era deceduta poche ore dopo per i traumi riportati.
"Voglio che la gente sappia - scrive nelle Storie di Instagram la figlia dell'anziano indicato come responsabile del gesto, - per quello che sto affrontando ora che sono lontana da casa. Non accetto la morte di Piccola, nessuno si merita una morte del genere. Quello che chiedo è di diffondere il più possibile questa storia e che il colpevole paghi le conseguenze di aver fatto soffrire una creatura indifesa. Non capisco come sia riuscito a fare una cosa del genere dopo quasi 18 anni passati con lei".
"Sarà fatta giustizia - è il commento dell'Enpa via social - per una generazione che distrugge abbiamo le nuove generazioni che costruiscono".
"Le indagini si sono chiuse e il colpevole è stato rintracciato e denunciato, - conferma anche il sindaco Baseggio sulla sua pagina Facebook. - I carabinieri hanno chiuso il cerchio, certo non basta per dimenticare e per voltare pagina, ma almeno verrà fatta giustizia".
"Ringrazio gli uomini dell'Arma che non hanno lesinato né tempo né energie per le indagini. Credo che aver dato il giusto rilievo mediatico ha aiutato di certo le indagini concluse anche con una 'denuncia pubblica' da parte di un famigliare. Ciao 'Piccola'... ora ti possiamo augurare un lieto riposo e un felice 'ponte'", ha concluso così il primo cittadino il suo post.