© Facebook / Gianluca Comazzi
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Sfuggiti alle bombe, i felini di un allevamento erano bloccati da tre giorni, stremati e affamati, alla frontiera slovacca dalla burocrazia
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Erano bloccati da tre giorni al confine slovacco, stremati e affamati, dopo essere miracolosamente sfuggiti alle bombe di Kharkiv, la città ucraina dove aveva sede il loro allevamento. Arrivati alla soglia dell'Europa, però, la loro esistenza continuava a essere in pericolo: il viaggio ad ostacoli verso la salvezza, infatti, non era finito. Mancavano i documenti per entrare in Italia. Il lieto fine per 60 gatti di razza Maine Coon, ora in viaggio verso la Lombardia, è arrivato grazie all'interessamento di alcuni volontari, che hanno chiesto l'intervento del consigliere regionale lombardo Gianluca Comazzi, già difensore degli animali per il Comune di Milano, e dell'azienda sanitaria Ats Insubria. Gatti regolarizzati e attesi in Italia.
"La situazione era disperata, i gatti erano stremati dalla fame e dalla sete, - ha raccontato Comazzi su Facebook, dando la notizia del salvataggio. - Sono riuscito a fare avere ai volontari i documenti necessari per attraversare il confine e i gatti sono in viaggio verso la Lombardia, salvi e pronti ad affrontare una nuova vita".
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