Kristie Pereira del Maryland ha avviato una battaglia legale per riavere il suo segugio, Beau. Aveva deciso di sopprimerlo per gravi problemi neurologici
Un anno fa aveva preso la dolorosa decisione di far sopprimere Beau, cucciolo di incrocio segugio di pochi mesi, perché affetto da problemi neurologici da non poter continuare a vivere, a detta dei veterinari consultati. Così, a fine marzo 2023, Kristie Pereira aveva portato il cane al Montgomery County Animal Services di Derwood per l'eutanasia, ma un anno dopo lo ritrova messo in adozione tramite annunci pubblicati online dal Lost Dog & Cat Rescue Foundation, lo stesso rifugio dal quale lo aveva preso nel 2022. "Lo rivoglio - dice ora Pereira all'agenzia di stampa Associated Press, - ma i volontari mi ha detto che l'ho abbandonato e che l'ho lasciato morire, che non mi è mai importato di lui e che quindi non me lo ridaranno mai". E intenta una battaglia legale.
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Kristie Pereira racconta di aver adottato Beau, mix di segugio di due mesi, nel 2022, dal Lost Dog & Cat Rescue Foundation del Maryland. Nel giro di poche settimane, però, al cane venne diagnosticata una grave malattia neurologica. Così, dopo aver consultato tre veterinari che avevano dato l'animale per spacciato nonostante la disponibilità della proprietaria di affrontare enormi sacrifici economici pur di salvarlo, la donna portò il cucciolo al Montgomery County Animal Services, versando 15 dollari per l'eutanasia. Era il marzo 2023.
Ma poco più di un anno dopo ha trovato il suo cane sul sito web del rifugio di nuovo in adozione. Per i volontari, infatti, Beau poteva essere curato e salvato. Con grande sopresa della sua (ex) padrona. "Ho molte domande, ma prima di tutto lo rivoglio con me", aggiunge Pereira, che ora vive a San Antonio, all'Associated Press, ma che non perde occasione per ricordare i momenti felici con Beau e mostrare alla stampa le foto del tempo.
"Eravamo inseparabili, - afferma. - Beau si rannicchiava accanto a me mentre lavoravo, dormiva nel mio letto e usciva sempre con me". Poi la malattia improvvisa e grave e la decisione, dopo vari consulti veterinari, di ricorrere all'eutanasia per evitare ulteriori sofferenze al cane. Ma al rifugio dove Beau doveva venire soppresso a Pereira non era stato consentito di stare accanto a lui fino alla fine.
Ma durante una visita a sua madre, nel Maryland, la scorsa settimana, la sorprendente scoperta. Pereira, per curiosità, scorre gli annunci di adozione di quel rigugio e nota la foto di Beau: ora è adulto, ma ha gli stessi segni di riconiscimento, anche se è tornato al suo primo nome: Amos Hart, ispirato a un personaggio del musical "Chicago".
Le chiamate al rifugio hanno confermato che era proprio Beau: non era stato sottoposto a eutanasia un anno fa, perché i veterinari del rifugio non avevano ritenuto necessario farlo. Così il segugio, ritenuto sano, è tornato al Lost Dog & Cat Rescue, dopo che i test avevano diagnosticato un problema al fegato e dopo un intervento chirurgico da 7.000 dollari finanziato tramite una campagna GoFundMe.
Pereira, allora, ha dichiarato che avrebbe pagato anche quei 7.000 dollari serviti per l'operazione pur di riavere Beau. "Ci sono voluti diversi giorni prima che qualcuno dal rifugio rispondesse alle sue chiamate, - ha denunciato, - e quando lo hanno fatto, mi hanno risposto in maniera scortese che l'avevo abbandonato e lasciato morire. Che non mi era mai importato di lui."
E in lacrime ha aggiunto che le hanno assicurato: "Non tornerà mai più da te". La querelle tra Pereira e il rifugio continua, mentre Beau è ancora in adozione.