Il Municipio voleva praticargli l'eutanasia mentre il Dipartimento per la Conservazione ambientale voleva spostarlo in un habitat adatto
In un parco del quartiere di Harlem, New York, viveva da qualche giorno un piccolo daino. Il cucciolo, però, non ce l'ha fatta a sopravvivere in un ambiente così piccolo ed è morto. L'animale era diventato oggetto di contesa tra il Comune e il Dipartimento per la Conservazione Ambientale: mentre uno proponeva l'eutanasia come segno di clemenza per le sofferenze che stava patendo, l'altro voleva spostarlo dal Jackie Robinson Park andando contro la legge che non permette il trasporto di animali selvatici.
Diventato il beniamino dei bambini della zona, l'animale era apparso nel cuore di New York: nessuno sapeva da dove veniva e come mai fosse stato abbandonato in uno spazio verde così piccolo. Purtroppo forse proprio la mancanza di libertà è stata fatale per l'animale, la cui sorte è stata resa nota su Twitter da Eric Phillips, portavoce del sindaco.
Il decesso dell'animale, però, sembra non porre fine alla guerra scatenatasi tra la città e il governo. "Abbiamo offerto di trasportare il cervo in un habitat adatto. Il Comune non ha accettato fino a poco prima di mezzogiorno, e quando siamo arrivati al parco, era morto, proprio mentre era sotto il controllo della città di New York ", ha detto il portavoce del Dipartimento di Conservazione ambientale, Sean Mahar.
Secondo i responsabili del parco e del Comune spostare l'animale avrebbe comportato stress e sofferenza così grandi da non giustificarne i benefici. Le responsabilità vengono scaricate da una parte all'altra mentre i cittadini insorgono su Twitter per quel piccolo daino, a cui ormai si erano affezionati.