Durante l'episodio, andato in onda il 7 ottobre, lo chef Franco Aliberti ha preparato una ricetta con un ingrediente simbolo della sostenibilità: la barbabietola rossa
È iniziato il viaggio di "Menù4Europe", una versione speciale di "Cotto e mangiato - Il Menù" realizzata nell'ambito di "Cotto4Europe", lo speciale di "Cotto e mangiato" che fa parte del progetto multimediale di Tgcom24 "FOODLAB". Progetto che, realizzato in collaborazione con la Direzione Generale per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale della Commissione europea, si concentra sulla nuova politica agricola europea. Nella prima puntata di "Menù4Europe", ambientata all'Innovation Center Giulio Natta di Giussago (Pavia), si è parlato proprio di cos'è la Pac e di come viene utilizzata attraverso esperti, testimonianze di produttori e studenti. Inoltre, lo chef Franco Aliberti ha preparato una ricetta con un ingrediente simbolo della sostenibilità: la barbabietola rossa.
La ricetta - Lo chef Aliberti ha preparato ravioli di barbabietola rossa con porro e patata e ha spiegato perché la barbabietola rossa è un ingrediente simbolo della sostenibilità: "L'ho scelta perché è un tipo di prodotto che ha un'impronta idrica bassissima, è super resistente, poco attaccato dai parassiti e, in più, è un ingrediente molto antico, fa parte della nostra cultura. Inoltre, immette nell'atmosfera la metà della CO2 rispetto agli altri ingredienti, parliamo dello 0,46 per chilogrammo".
La Pac - In un video, il professor Angelo Frascarelli, docente di Politica Agroalimentare all'Università di Perugia ed esperto di Pac, ha spiegato in sintesi cos'è la politica agricola comune: "La Pac è stata la prima politica dell'Unione europea. È nata nel '62, quando l'Europa non aveva ancora cibo a sufficienza per tutti i suoi cittadini. Ecco, quindi, che si è preoccupata di aumentare la produttività dell'agricoltura. La Pac attuale, quella che ci porterà fino al 2027, continua a sostenere il reddito degli agricoltori. Per l'Italia sono 7,4 miliardi di euro l'anno".
"La politica agricola comune 2023-2027 ha un po' cambiato il suo approccio. Si è data 10 obiettivi: garantire un reddito equo agli agricoltori; aumentare la competitività; migliorare la posizione degli agricoltori nella filiera alimentare; agire per contrastare i cambiamenti climatici; tutelare l'ambiente; salvaguardare il paesaggio e la biodiversità; sostenere il ricambio generazionale; sviluppare aree rurali dinamiche; proteggere la qualità dell'alimentazione e della salute; promuovere le conoscenze e l'innovazione. È importante sottolineare come, in questa nuova programmazione, si sia dato molto più spazio all'importanza del rispetto dell'ambiente", ha detto il corrispondente Mediaset da Bruxelles Leonardo Panetta sul tema.
All'Innovation Center Giulio Natta di Giussago (Pavia), insieme alla conduttrice Tessa Gelisio e allo chef Aliberti, erano presenti anche tre giovani universitari, che hanno seguito la puntata e posto delle domande a Panetta: Mariagiulia Bano, studentessa in Architecture - Built Environment - Interiors al Politecnico di Milano, e Marco Scalora e Lorenzo Ciceri, studenti in Agri-food Sustainability all’Università di Pavia.
Il nostro chef inviato Andrea Mainardi, invece, si è recato nei campi delle colline marchigiane, a Belforte del Chienti (Macerata), a vedere come un'azienda di famiglia storica - l'Azienza Agricola Di Pietrantonio - porta avanti la tradizione all'insegna dell'innovazione. "Inizia da qui il nostro viaggio alla scoperta di come la Pac aiuta produttori e agricoltori", ha annunciato Mainardi.
Durante la puntata, all'Innovation Center Giulio Natta, Tessa ha inoltre incontrato il co-founder della start up Local Green Lorenzo Beccari. "Ci occupiamo di vertical farm, ossia una tecnica di coltivazione fuori suolo all'interno di edifici dove tutti i parametri ambientali sono controllati. Lavoriamo infatti su illuminazione, irrigazione, temperatura e umidità per garantire una produzione che è costante 365 all'anno. E lo facciamo indipendentemente dalle condizioni atmosferiche esterne e facendo del bene all'ambiente. Rispetto a una coltivazione in pieno campo risparmiamo circa il 95% di acqua e un nostro metro quadro equivale a circa 350 in un campo aperto. Non utilizziamo pesticidi, insetticidi e metalli pesanti", ha spiegato Beccari.
Ha partecipato all'episodio - da remoto - anche Roberto Giacobbo, che negli anni ha fatto tanti viaggi per realizzare i suoi documentari e quindi visto molte realtà che riguardano l'agroalimentare. Giacobbo ha raccontato la storia di una persona chiamata "l'uomo che parla con le api".