Abbiamo approfondito l'argomento parlando con lo chef Pietro Carlo Pezzati
Durante un fuorionda di "Menù al Borgo", Pietro Carlo Pezzati, chef della Locanda del Falco a Rivalta (Gazzola), in provincia di Piacenza, ha parlato dell'uso dei fiori del glicine in cucina. In particolare, ha detto: "Sono commestibili. Con essi si fanno delle tisane buonissime. Inoltre, si possono anche far fermentare con lo zucchero e, così, si fa un cordiale di glicine molto buono". Abbiamo approfondito l'argomento parlando proprio con lo chef. Ecco quali altre ricette si possono realizzare con i fiori del glicine.
"È importante specificare che del glicine solo i fiori sono commestibili, il resto è tossico. Quindi, bisogna essere abbastanza cauti - specifica lo chef -. Noi, avendo la pianta qui in cortile, riusciamo a prendere i fiori quando sono appena spuntati e sono molto dolci. Io li utilizzo spesso".
Le ricette - Per quanto riguarda le ricette, Pezzati spiega: "Tempo fa, ne avevo realizzato una proprio per 'Cotto e mangiato': pancake cinesi (cong you bing) con yogurt e glicine. Le foglie si possono anche usare nelle insalate. Inoltre, se si vuole fare un uovo all'occhio di bue e si vuole aggiungere un tocco di primavera si può mettere un'insalatina di spinacini, glicine e acetosella". E ancora, aggiunge Pezzati, "i fiori del glicine si fanno anche fritti e con essi si può pure realizzare un olio, che viene abbastanza profumato".
Fiori di glicine sottaceto - "Inoltre, noi li usiamo molto sottaceto. Per farli in questo modo, si prepara una base, che si chiama 'un, due, tre' e contiene 100 grammi di aceto, 200 di zucchero e 300 di acqua. La base si fa bollire, poi si lascia raffreddare a temperatura ambiente e, una volta a temperatura ambiente, si mettono i bocciolini di glicine. È importante che questi ultimi vengano lavati, soprattutto se non si ha la pianta in casa", conclude Pezzati.