Quanti sono e come vengono riutilizzati?

"Confiscati bene 2.0": il portale che monitora i beni confiscati alle mafie

La piattaforma, realizzata dall'associazione Libera con la collaborazione di OnData e Fondazione Tim, propone la valorizzazione dei patrimoni sottratti alla criminalità organizzata

21 Nov 2018 - 14:40
 © ufficio-stampa

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Lo Stato ha sottratto alle mafie centinaia di beni: case, aziende, terreni. Ma come viene riutilizzato questo patrimonio? Da oggi i cittadini possono saperlo in tempo reale: è stato lanciato "Confiscati bene 2.0" il primo portale in Italia che monitora e propone la valorizzazione dei beni sottratti alla criminalità organizzata. La piattaforma è stata realizzata dall'associazione Libera con la collaborazione di OnData e Fondazione Tim.

I beni confiscati, grazie alla legge 109 del 1996, una volta sottratti vengono destinati a fini sociali: associazioni, cooperative, comuni, province e regioni. "Confiscati Bene 2.0" promuove con trasparenza il riutilizzo dei patrimoni sottratti raccogliendo e presentando informazioni complete, fruibili, aggiornate, tanto sul bene quanto sulla sua destinazione.

Basta cliccare sulla regione di nostro interesse per venire a conoscenza di quanti beni sono stati sottratti alla criminalità e in che modo poi sono stati riutilizzati. Il portale monitora gli oltre14mila immobili confiscati alle mafie creando di fatto un punto di riferimento importante per chi è interessato ad operare in questo contesto. La piattaforma, basata su tecnologie Open-Source, raccoglie inoltre il racconto di oltre 700 pratiche di riutilizzo istituzionali e sociali che possono ispirare proposte di ulteriori nuovi progetti.

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