La campagna di sensibilizzazione contro ogni forma di prevaricazione in Rete è ripartita da Roma, davanti a una platea di 1.200 studenti
© ufficio-stampa
E' ripartito dall'Auditorium Parco della Musica di Roma il nuovo progetto di sensibilizzazione sul tema del cyberbullismo e dell'uso consapevole e responsabile di internet, alla presenza del capo della polizia Franco Gabrielli. La polizia di stato scende in campo insieme a Unieuro per l'avvio di #cuoriconnessi2, con un solo grande scopo: realizzare una campagna di prevenzione itinerante sul territorio nazionale rivolta agli adolescenti. Milleduecento gli studenti romani delle scuole secondarie di secondo grado sono stati protagonisti insieme ad insegnanti, genitori e professionisti del mondo della scuola.
L'iniziativa, che ha già coinvolto oltre 30mila studenti nelle passate edizioni, si integra con i numerosi progetti di sensibilizzazione e prevenzione della polizia postale e delle comunicazioni e prevede, oltre ai momenti di interazione con i ragazzi, la visione del nuovo docufilm basato su fatti realmente accaduti, dal titolo "La stagione ritrovata". Dialogando con i ragazzi in platea, si cerca di fornire loro consigli utili per un uso corretto della tecnologia, al fine di sensibilizzare e prevenire episodi di cyberbullismo.
Messaggi, immagini e video caricati in Rete, si diffondono in maniera incontrollata e restano presenti nel web per sempre, creando problematiche che in alcuni casi possono avere risvolti drammatici nella vita dei ragazzi. La campagna inviterà a riflettere sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza, nonché sulle responsabilità degli adulti di riferimento nella vita degli adolescenti. Oltre a Roma, il tour realizzato da Unieuro e polizia di stato, fa tappa a Milano al Teatro della Luna ed in altre città sul territorio nazionale, all'interno di teatri o scuole.
"Questo progetto, in cui crediamo già da tre anni, rispecchia perfettamente il nostro cuore pulsante - commente Marco Titi, Direttore Marketing di Unieuro -. Da sempre la nostra missione è essere vicini alle persone che frequentano i nostri negozi in tutta Italia. Per questo, ogni tappa è un incontro prezioso, in particolare con i ragazzi. Sono proprio gli adolescenti a vivere costantemente a contatto con i dispositivi proposti dalla nostra insegna, gli stessi attraverso i quali un cyberbullo può mettere in atto comportamenti inaccettabili. Quindi non potevamo non rispondere a un’esigenza di informazione, consapevolezza e prevenzione: è una responsabilità che ci assumiamo con passione e determinazione".
Grazie anche alle campagne di sensibilizzazione, nelle scuole sono aumentate in maniera esponenziale le segnalazioni e le denunce da parte dei minori nei confronti di coetanei per soprusi subìti. Alcuni numeri: oltre 290 i casi di cyberbullismo denunciati alla polizia postale nei primi dieci mesi del 2018; 69 minorenni segnalati all'autorità giudiziaria per aver diffuso immagini pedopornografiche; 37 i minori per sextortion; 164 per aver vessato, diffamato e molestato coetanei attraverso i nuovi media.