Fotogallery - Firenze, crollo nel cantiere dell'ex panificio militare: morti e dispersi
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Tre lavoratori estratti vivi dalle macerie, due dispersi. La Procura apere un fascicolo per crollo colposo e omicidio colposo plurimo. Cgil e Uil proclamano due ore di sciopero nazionale per mercoledì 21
A Firenze si è verificato un crollo in un cantiere in periferia, dove è in corso la costruzione di un supermercato. Tre operai sono morti. Il foglio di cantiere accerta la presenza di otto lavoratori in totale. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, parlando a Tgcom24 ha riferito che altri tre lavoratori, estratti vivi, sono stati portati all'ospedale Careggi: nessuno è in pericolo di vita. Restano dunque due dispersi. La Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo plurimo. Il cantiere è finito sotto sequestro.
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In base alle prime informazioni sulla dinamica dell'incidente, una trave di cemento armato venendo giù ha creato il crollo a catena di un solaio e di altre travi. Una delle vittime è Luigi Coclite, 60enne originario di Teramo e residente a Collesalvetti (Livorno). Gli altri due morti e due dispersi per i quali le ricerche sono in corso risultano nordafricani. I tre feriti ricoverati all'ospedale Careggi sono, invece, tutti originari della Romania e hanno 37, 48 e 51 anni.
"Proseguiremo tutta la notte nella ricerca dei due dispersi che mancano ancora all'appello. Le ricerche sono molto difficili e operiamo in uno scenario di rischio con massi enormi da dover spostare che incombono anche sulle teste dei vigili del fuoco che sono al lavoro - ha spiegato il dirigente nazionale dei vigili del fuoco Luca Cari -. Il cemento fresco che si è solidificato rende ancora più difficile la ricerca dei dispersi, se fossero finiti sotto la colata di cemento a cui stavano lavorando. Questo non possiamo però ancora saperlo. Si tratta di rimuovere prima tutte le macerie e tutte le travi che sono sopra il terreno, per poi arrivare più in profondità - ha aggiunto -. Stiamo lavorando con tutti i nostri mezzi e uomini disponibili. Stiamo mettendo in sicurezza l'area per evitare altri crolli. Come mole di travi di cemento da rimuovere ricorda molto la situazione del ponte Morandi a Genova".
"C'erano circa cinquanta persone nel cantiere. Nella strada al lato c'era un pulmino che è ancora lì ed è stato un miracolo che il crollo non si sia riverso all'esterno coinvolgendo anche i bambini. I bambini sono stati portati tutti via", ha aggiunto Giani.
"Ero seduta nel mio salotto, che si affaccia sul cantiere, quando a un certo punto ho sentito un rumore, ho visto che era crollato un solaio e ho visto alzarsi una nuvola di polvere e alcuni operai correre in direzione del crollo". È il racconto di Miriam, una residente che abita nei pressi del cantiere. "Dalla finestra ho visto una trave rotta dove è avvenuto il crollo. Non sapevo fosse rimasto qualcuno sotto le macerie. Poi sono arrivate le ambulanze, i vigili del fuoco e tutti gli altri". "Poco dopo le 8 ho sentito un grande boato - ha detto un altro residente -. Non immaginavo una tragedia del genere e sono dispiaciuto per le vittime".
"A nome mio e del governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo di una trave avvenuto in un cantiere a Firenze. Seguo con apprensione l'evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia", ha commentato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.
Il crollo nel cantiere a Firenze è una "terribile tragedia. Attraverso il personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro e i carabinieri del Comando per la tutela del lavoro presenti sul posto a supporto dell'autorità giudiziaria, sto seguendo le operazioni di soccorso e le ricerche dei dispersi per fare luce sull'accaduto e adottare ogni ulteriore intervento necessario rispetto a quanto fatto fin qui". Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, esprimendo "profondo cordoglio per le vittime" e ringraziando "i soccorritori per quanto stanno facendo in queste ore".
Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici - Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - hanno dichiarato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. Le sigle sindacali hanno invitato tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. La decisione è stata assunta dopo il crollo nel cantiere a Firenze, "l'ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro".
"Quella di Firenze è una tragedia inaccettabile che si ripete dentro la logica del subappalto e degli appalti al massimo ribasso, che deve essere contrastata a livello nazionale. Per questo proporrò per la prossima settimana anche agli altri sindacati un'iniziativa generale", ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini.
La Cisl ha invece annunciato una mobilitazione nazionale contro le morti e gli infortuni sul lavoro, con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative sui territori, da Nord a Sud. Il segretario generale Luigi Sbarra. "La tragedia di Firenze è l'ennesimo evento di una strage che deve finire e che sfregia i più elementari diritti costituzionali. Bisogna fermare la scia di sangue e bisogna farlo ora. Il governo - afferma - riallacci subito il confronto con il sindacato per costruire insieme alle associazioni datoriali una strategia nazionale".
Le dichiarazioni di Landini sono state commentate dalla Lega. "Sono disgustose le parole di Maurizio Landini, che commenta l'incidente sul lavoro a Firenze incolpando anche il nuovo codice degli appalti. Il segretario della Cgil ignora che le nuove norme sono state volute dall'Europa, tanto che l'Italia era a rischio infrazione, e che nulla c'entrano con la tragedia. Il livore ideologico della Cgil non si ferma neppure davanti alle tragedie".
"La tragedia nel cantiere di Firenze è un fatto agghiacciante. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei feriti. Ma il cordoglio e la solidarietà non bastano. La strage deve finire", ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. "In attesa che la magistratura faccia luce su dinamiche e responsabilità, una cosa è certa: la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salvaguardia della vita dei lavoratori deve essere messa in cima alle priorità del Paese", ha proseguito.
"Non parlate di cordoglio e dolore. Assumetevi la responsabilità delle gare al massimo ribasso, degli appalti a cascata e della mancanza di controlli. Nessun profitto vale una vita umana", ha scritto sui social il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri.