L'appello su Facebook dei genitori del bambino mobilita l'Italia. L'associazione Admo ha allestito un gazebo a Milano per aiutare il piccolo
E' una corsa contro il tempo quella per salvare la vita di Alessandro Maria, il bambino di un anno e mezzo affetto da linfoistiocitosi emofagocitica, una malattia genetica rarissima. Stando al parere dei medici, senza un trapianto del midollo osseo, al piccolo restano solo 5 settimane di vita. Per questo i genitori di Alessandro sono alla ricerca di un donatore compatibile e, in un post su Facebook, fanno sapere che Admo, l'associazione donatori di midollo osseo, sta facendo tappa in tutte le principali città italiane per trovare un donatore. A Milano un gazebo, allestito a Piazza Sraffa fino al 25 ottobre, attende chiunque voglia verificare se è compatibile con Alessandro per essere inserito nel registro dei donatori.
La malattia di Alessandro colpisce solo lo 0,002% dei bambini e non lascia speranze di vita senza un trapianto. Figlio unico di genitori italiani, Alessandro vive a Londra ed è malato dalla nascita. Al momento il piccolo è ricoverato in ospedale dove i medici gli stanno somministrando un farmaco sperimentale i cui effetti, però, non si sa fino a quando potranno durare.
I genitori fanno sapere, in un lungo post su Facebook, che hanno cercato un donatore per il loro bambino "sia nel registro mondiale dei donatori di midollo osseo che in quello dei cordoni ombelicali" ma, ad oggi, non hanno trovato "nessuna persona compatibile".
Così i social si sono mobilitati e cercano, insieme ai genitori del piccolo, qualcuno che possa aiutare Alessandro. Possono donare persone dai 18 ai 35 anni, che pesino più di 50 chili. Il 50% dei bambini colpiti da questa malattia muore entro il primo mese dalla manifestazione della patologia. Chi sopravvive spesso presenta dei problemi al sistema neurologico-cerebrale.