A Quarto Grado un racconto raccapricciante sulla "setta degli orrori" e il suo santone, Piero Capuana
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"Non temevano mai che qualcuna di noi potesse sfuggire al loro controllo e parlare, sapevano come riprendere un'eventuale 'spia'. Avevano il controllo su tutto". A parlare ai microfoni di Quarto Grado, in onda su Rete 4, una delle tante vittime del santone Piero Capuana e dei suoi fedeli. "Ho avuto l'ultimo incontro con lui il pomeriggio prima della perquisizione, sono poi stata contattata da alcuni di loro che mi hanno esortata a testimoniare il falso. Come me anche tantissime altre ragazze, l'avvocato di Piero non ha mai saputo la verità."
La ragazza, anonima nell'intervista, prosegue il racconto parlando della sua esperienza all'interno della setta: "Sono entrata nella setta a dodici anni e dopo due ho avuto il primo contatto con lui. Io sapevo solo che il mio ruolo sarebbe stato una sorta di dama di compagnia. Mi ha fatto sedere sulle sue ginocchia e mi ha baciato dicendomi che i suoi baci erano santi: ero turbata ma le altre ragazze mi rassicurarono dicendomi che non c'era malizia nei suoi gesti. Non ero l'unica minorenne, ce n'erano tante altre. La prima volta che mi ha violentata avevo quindici anni e ha continuato per i tre anni successivi."