Il paese di Castenaso in rivolta dopo la scelta del comune di realizzare la natività in versione "migranti". Il vescovo emerito commenta: "Mi sembra fuori posto"
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Gesù, la Madonna, San Giuseppe, il bue e l'asinello. Questo il presepe della tradizione cristiana. A Castenaso, in provincia di Bologna, però, il sindaco ha voluto fare una modifica e la Sacra Famiglia è stata collocata sopra un gommone. Una scelta molto discussa, che ha chiamato in causa anche la diocesi.
“Il nucleo centrale di un presepe prevede il bambino in fasce deposto in una mangiatoia e dev’essere rispettato alla lettera” ha commentato monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliare emerito di Bologna al Resto del Carlino. “La parte più importante di un presepe non può essere rappresentata da un barcone: non ho niente da ridire sul fatto che possa essere inserito nella rappresentazione, ma si sarebbe dovuto collocarlo in un’altra parte e non avrebbe dovuto ospitare il Bambinello e la Madonna”.
La scelta del sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi, voleva porre l’attenzione sul tema dell’accoglienza ai migranti. L’immagine è stata scelta anche come sfondo per le cartoline natalizie del paese. “In Italia molti aprono la bocca ma nessuno fa poi niente di concreto per un’accoglienza positiva” aveva spiegato il sindaco allo stesso giornale. Ma i cittadini si dividono è c’è chi pensa che le tradizioni devono rimanere tali: “Niente da dire sul fatto che un presepe possa essere arricchito, ma ricordiamo che Gesù è il salvatore di ogni problema, non solo di uno”. Conclude monsignor Vecchi.