I dottori lamentano l'eccessiva mole di lavoro incompatibile con la realizzazione dei test
I medici di famiglia non ci stanno: "Non spetta a noi effettuare i tamponi rapidi, devono essere fatti da personale idoneo in un ambiente idoneo". Senza mezzi termini il dottor Luca Musso a "Stasera Italia Speciale" si fa portavoce dei dottori che non vogliono effettuare i test rapidi nei loro studi.
Il dibattito è accesissimo tra professionisti e sindacati. "Il regolamento condominiale impedisce di fare entrare negli studi patologie infettive e poi non abbiamo gli spazi per dividere i potenziali infetti dagli altri pazienti, mischiarli è una bomba " prosegue il dottor Musso, che sottolinea come i medici di base siano oberati da una mole di lavoro incredibile.
"Siamo stravolti da attività lavorative che esulano dalla nostra, il nostro ruolo principale deve essere filtrare i pazienti con sintomatologia lieve da quelli gravi " ha concluso il medico di famiglia.