L'intervista/1

A un mese dal crollo, parla Davide Capello: "Ringrazio Dio ogni giorno per essere vivo"

L'ex portiere del Cagliari è sopravvissuto per miracolo alla tragedia di Genova: "Ho pensato di essere morto"

14 Set 2018 - 11:27
 © SportMediaset

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Sono passati esattamente 30 giorni dal crollo del ponte Morandi, uno squarcio nel cuore di Genova che ha sconvolto tutta l'Italia: 43 i morti, centinaia gli sfollati. Davide Capello ha rischiato di essere tra le vittime: è precipitato nel nulla con la sua auto, ma ne è uscito illeso. "Sono un miracolato", aveva detto subito dopo. Oggi, a un mese dalla tragedia, dice: "Ringrazio Dio ogni giorno per essere vivo".

"A un certo punto ho sentito un rumore e ho visto crollare tutto, poi mi sono ritrovato a precipitare nel vuoto e ho pensato di essere morto. Sicuramente il fatto di essere vigile del fuoco mi ha aiutato a mantenere la lucidità per chiamare i soccorsi", ricorda Davide tornando con la mente a quel terribile giorno. "La mia vita è cambiata, ma sto cercando di tornare alla mia quotidianità. Vorrei solo che fosse tutto come prima".

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