I carabinieri stanno indagando per appurare le responsabilità e chiarire i diversi punti oscuri della vicenda. Sconvolti i cittadini del comune abruzzese
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La procura di Avezzano (L'Aquila) ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo per fare luce sulle responsabilità della morte di Alessia Prendi, la bambina di 12 anni travolta dalle travi in legno dell'altalena su cui giocava nel cortile dell'oratorio di San Pelino. Gli indagati, secondo quanto riporta la stampa locale, sarebbero tre: il parroco don Antonio Allegritti, il sindaco facente funzioni Domenico Di Berardino e l'architetto Antonio Ferretti, referente di Lavori Pubblici, Urbanistica e Patrimonio del Comune di Avezzano.
L'accusa ipotizzata dalla Procura nei confronti dei tre è quella di omicidio colposo. Come riporta Il Messaggero, il pubblico ministero, Maurizio Maria Cerrato, ha disposto venerdì l'esame esterno sulla salma della bimba, affidato a Cristian D'Ovidio. Il parroco, don Antonio, si è chiuso in un doloroso silenzio. Ha fatto sapere di essere sotto shock e di stare "pregando per la famiglia" della dodicenne.
I punti oscuri della vicenda - I carabinieri stanno indagando per chiarire i diversi punti oscuri della vicenda: come e perché la struttura di legno si trovasse nel cortile visto il suo stato di deterioramento ed eventuali responsabilità legate alla sicurezza. Sia il Comune sia la parrocchia si trovano sotto la lente d'ingrandimento. La delibera numero 54 del 12 aprile dimostrerebbe, infatti, che la parrocchia ha concesso al Comune, per sei anni, l'utilizzo di alcuni locali dell'oratorio per scopi sociali. Nel contratto non si fa riferimento a spazi esterni, che sarebbero, dunque, di competenza della parrocchia, aspetto che sarà oggetto dell'indagine. Bisognerà anche appurare a chi spettasse il controllo di vigilare i bambini, dal momento che la parrocchia ha coinvolto una cooperativa.
I fatti - Alessia Prendi spesso trascorreva alcune ore in oratorio per giocare e divertirsi insieme ad altri bambini. Non è ancora chiaro se la 12enne si stesse dondolando sull'altalena o stesse tirando le corde per l'arrampicata quando la struttura ha ceduto e la trave l'ha colpita. L'impatto è stato fatale per la bimba: i soccorsi, seppur repentini, di un infermiere, che si trovava lì per caso, prima e del 118 poi, non sono valsi a nulla.
Sconvolta la comunità di Avezzano - La tragica vicenda ha sconvolto la comunità di Avezzano. "Era una nostra figlia, una figlia di tutti", ha raccontato una signora a Il Messaggero. Davanti ai cancelli dell'oratorio sono stati apposti mazzi di fiori e biglietti, molti scritti dagli amichetti e dai parenti della bimba. "Da oggi proveremo a farci forza, tu promettimi che me la darai perché senza te non sono nessuno", il pensiero scritto da una cugina della vittima. "Te ne sei andata troppo presto, resta sempre al mio fianco, non abbandonarmi", ciò che si legge sul bigliettino di un'amica.