La donna, una coetanea, si è costituita parte civile: ha denunciato le pressioni psicologiche subite se rifiutava le richieste di rapporti intimi da parte del marito
Cambia la legge sullo stupro in Danimarca © agenzia
Teneva un calendario del sesso per contare i rapporti intimi avuti ogni mese con la moglie e verificare così che non diminuissero. La minaccia era di tradirla, nel caso in cui le sue richieste non fossero state soddisfatte. Un 40enne di Teramo è stato rinviato a giudizio dal gup Marco Procaccini del Tribunale di Teramo al termine dell'udienza preliminare. La moglie, una coetanea, costretta a sottostare a queste continue pressioni psicologiche, era caduta in depressione e aveva anche tentato il suicidio. Ora si è costituita parte civile nel processo che vedrà rispondere l'ex di maltrattamenti psicologici nei suoi confronti.
Il 40enne teramano, dunque, come riferisce il quotidiano Il Centro, perpetrava continue pressioni alla moglie e, tra le altre cose, calendarizzava i rapporti sessuali per imporre un numero sotto cui la donna non poteva scendere. Il ricatto era di andare con l'amante.
E la moglie vittima di questi maltrattamenti da parte del marito "malato di sesso" era caduta in depressione e aveva anche tentato il suicidio.
"Esercitando anche durante l'intimità di coppia gravi pressioni psicologiche annotando sul calendario la frequenza con cui avvenivano i rapporti sessuali al fine di monitorarla e minacciandola, qualora fossero diminuiti, di trovarsi un'amante", è quanto si legge nella richiesta di rinvio a giudizio firmata dal gup e riportata da Il Centro.