E' caccia al lupo sulle Alpi, Appennini in festa per il ripopolamento

Il lupo divide l'Italia. Se sugli Appennini il suo ritorno viene festeggiato, sulle Alpi l'aumento della sua presenza viene visto come un pericolo e si studia un piano di abbattimento (il primo dal 1970) in difesa delle greggi. In deroga, anche, alla direttiva europea che lo tutela. E cos? l'obiettivo raggiunto dall'"Operazione San Francesco", voluta oltre 40 anni fa dal Wwf per riportare l'animale caro al patrono d'Italia sui monti della penisola, sembra vacillare. Presto sar? caccia al lupo?

Lo scopo del piano che sta approntando l'Unione Zoologica italiana per conto del Ministero dell'Ambiente non ? di eliminare esemplari perch? sono troppi (l'ultimo censimento ha contato 150 lupi sulle Alpi e un migliaio lungo gli Appennini) ma di trovare un equilibrio tra gli animali e l'attivit? umana, mantenendo una popolazione sana. Per questo ogni abbattimento verr? valutato caso per caso. "La bozza ha scontentato sia chi vuole eliminare il lupo sia chi chiede che sia protetto senza se e senza ma - ha commentato a La Stampa Luigi Boitani, ordinario di Zoologia all'Universit? La Sapienza di Roma, nel corso della presentazione del progetto a Cuneo. - Per questo credo che sia stato fatto un buon lavoro".

Se, dunque, in particolare sulle Alpi, dal Piemonte al Trentino, il lupo viene considerato un pericolo per l'impossibilit? di contenerne l'aggressivit? nei confronti di pecore e altri animali domestici, nonostante tutte le difese messe in campo, reti, cani maremmani, recinti elettrificati, e si pianifica la sua riduzione, il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio, Molise presenta un video dal titolo "Qui la natura ? protetta".

E le immagini di un branco di lupi appenninici, che scorrazzano in tutta tranquillit? sui monti sotto il sole di gennaio, accompagnate dalla frase "L'emozione e la meraviglia che queste immagini trasmettono parlano pi? di mille parole...", fanno il pieno di visualizzazioni, pi? di 67mila in tre giorni, di like e condivisioni (1700).