CON UN COLTELLINO A SERRAMANICO

Giulianova, 17enne accoltellato al volto da coetaneo a scuola per uno sgambetto

E' successo poco dopo l'ingresso degli studenti nell'istituto. Il ragazzo è ricoverato con una ferita profonda alla guancia sinistra. In passato c'erano già state diverse liti tra i due studenti

20 Feb 2018 - 18:47
 © ansa

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Un 17enne originario del Marocco ma residente in provincia di Teramo è stato ferito al volto con un coltellino a serramanico da un 18enne pugliese. E' successo nei corridoi dell'Itis di Giulianova, poco dopo l'ingresso a scuola degli studenti. A scatenare l'aggressione sarebbe stata una lite in seguito a uno sgambetto. Il 17enne è ricoverato a Teramo con una ferita profonda alla guancia sinistra e la rottura di un molare.

Da una ricostruzione effettuata grazie alle riprese delle telecamere presenti lungo il corridoio della scuola, il 17enne avrebbe fatto lo sgambetto al 18enne, che avrebbe reagito tirando fuori il coltellino dallo zainetto colpendo il compagno al volto. Immediato l'intervento di un bidello, che ha allertato i carabinieri. Il 17enne è stato prima trasportato nell'ospedale di Giulianova, poi in quello di Teramo dove non è escluso che venga sottoposto ad un'operazione. L'aggressore è stato portato in caserma per gli accertamenti: è stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello del genere proibito.

In passato i due ragazzi avevano già litigato più volte - Sembra che tra i due ragazzi ci fossero stati già in passato diversi scontri e litigi. Secondo le testimonianze raccolte a scuola dai carabinieri, ci sarebbero stati vari atti di bullismo da parte del ferito nei confronti dell'altro, e in più occasioni il 17enne avrebbe provocato gli altri, cercando lo scontro fisico, in particolare proprio con il 18enne, più volte vittima di angherie. E soltanto sabato tra i due sarebbe scoppiata una violenta lite nel parcheggio della stazione ferroviaria, durante la quale il 17enne avrebbe sferrato un pugno all'altro. Il 18enne, denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di coltello, non avrebbe raccontato questi episodi ai genitori. E' quindi possibile che, temendo ulteriori aggressioni, il giovane avesse con sè l'arma.

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