© Nicola Di Totto
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L'opera dello street artist abruzzese Nicola Di Totto, in arte 2Neko, è stata realizzata nel comune di Cansano sulla parete della casa di una famiglia rimasta profondamente colpita dall'uccisione dell'animale
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Un nuovo murale all'orsa Amarena e ai suoi due cuccioli, a Cansano, piccolo centro in provincia de L'Aquila, realizzato all'esterno dell'abitazione della famiglia Colantonio che l'amministrazione comunale, in una nota, ringrazia. L'opera è stata progettata e realizzata dall'artista Nicola Di Totto, in arte 2Neko, street artist di Lanciano (Chieti). Amarena, uccisa a San Benedetto dei Marsi (L'Aquila) da un macellaio del posto, è stata ritratta accompagnata dai suoi due ultimi cuccioli, che alcuni giorni fa sono stati avvistati dai guardiaparco del Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise mentre erano in giro alla ricerca di cibo. L'opera "è andata a valorizzare uno degli angoli più suggestivi di Cansano - spiega l'Amministrazione, - definendo una nuova prospettiva per l'accesso al centro storico".
L'orsa Amarena, nota nell'Aquilano per le sue passeggiate nei comuni limitrofi e interni al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio, Molise, è stata uccisa a San Benedetto dei Marsi la notte del 31 agosto. A provocarne la morte, è stato stabilito, una emorragia interna causata da un colpo di fucile.
Committenti e finanziatori dell'opera artistica i fratelli Pietro e Aldo Colantonio di Cansano (L'Aquila), rimasti colpiti dalla triste vicenda di mamma orsa e dei suoi cuccioli. Il murale, che li vede ora di nuovo simbolicamente insieme, è stato realizzato in alcuni giorni ed è stato concluso a un mese dall'uccisione del plantigrado, mentre proseguono le iniziative per commemorare quella che è stata un vero e proprio testimonial dell'Abruzzo.
© Withub
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L'artista Nicola Di Totto ha intitolato il murale realizzato a Cansano "Se credi…", spiegando che la sua opera "è un invito alla riflessione attraverso un semplice messaggio in ricordo di Amarena, con un titolo a forma di domanda indiretta: Se credi…". "Se credi di poter cambiare il mondo, come lo faresti? - continua Nicola Di Totto su un post su Facebook. - È quello che ho pensato mentre dipingevo ed è quello che chiedo a tutti voi. È difficile lo so, ma non impossibile". E, in conclusione, "grazie alla famiglia Colantonio per avermi concesso questa parete e pagato il cestello".
Per il sindaco di Cansano, Luca Malvestuto, che si è congratulato con artista e committenti a nome della comunità, "le manifestazioni di arte e cultura sono sempre da apprezzare ma, quando sono così ben fatte e dense di significato, sono ancora più gradite e gradevoli".
"E poi ecco che su questa parete, un tempo praticamente invisibile, spunta Amarena con i suoi cuccioli: per un attimo sembra tornare viva, tra le case di pietra del nostro paese. Che bel dono per Cansano", il pensiero sempre via social di un residente.