Su Facebook Laura Lamaletto torna a rivolgersi direttamente a chi ha tolto la vita a suo figlio: "Non puoi sotterrare il tuo dolore, come hai sotterrato Ale; provi la mia stessa sofferenza"
"Sono passati troppi giorni, Ale non c'è più, né per me, né per te, né per nessuno: libera Ale e confessa". E' sempre più accorato il video messaggio che la mamma di Alessandro Neri, il giovane pescarese trovato morto alla periferia della cittadina abruzzese l'8 marzo, rivolge via Facebook direttamente all'assassino di suo figlio. "Lo so che provi dolore, non puoi fingere - aggiunge la donna. Laura Lamaletto, nella sua casa di Spoltore (Pescara), - hai la mia stessa sofferenza fisica, il tuo dolore non lo puoi sotterrare come hai sotterrato Ale, il tuo dolore alla fine ti mangerà. Solo se confessi, potrai liberarti".
Mentre cerca di sopravvivere al suo lutto, Laura Lamaletto prova a fare pressione sulla coscienza dell'assassino del figlio. "Sono sempre qui - esordisce nel nuovo video - e mi rivolgo a te, a te che hai bucato il corpo di mio figlio due volte". La mamma di Alessandro Neri elenca poi il significato delle parole morte, lutto, tristezza, pianto, dolore così come riportare sul dizionario della lingua italiana.
E per ognuno di questi termini aggiunge il significato che essi hanno per lei. "La morte per me è Ale che non c'è più - sottolinea, - il lutto per me è Ale che non c'è più; la tristezza per me è Ale che non c'è più; il pianto per me è Ale che non c'è più; il dolore per me è Ale che non c'è più".
Fino alla preghiera finale che desidera far giungere dritta al cuore del killer: "Non è vita quella che stai vivendo - conclude, - solo se confessi potrai liberarti e fare una vita. Libera Ale e confessa, per favore".