L'uomo, un somalo di 20 anni senza fissa dimora, ha aggredito la vittima su una spiaggia. Lei si è salvata gettandosi in mare: "Avevo paura che volesse uccidermi". Salvini: "Quello è un verme"
© carabinieri
Un somalo di 20 anni senza fissa dimora, attualmente con permesso di soggiorno per protezione sussidiaria, è stato arrestato dai carabinieri di Ortona (Chieti) con l'accusa di violenza sessuale. Il somalo prima si è denudato e poi si è avvicinato ad un'anziana donna che stava stava prendendo il sole a Ripari di Ortona e ha tentato lo stupro. Fortunatamente è riuscita a salvarsi gettandosi in mare. Subito dopo sono giunti i carabinieri.
Una storia che avrebbe potuto avere conseguenze più gravi se alcuni commercianti di Marina di San Vito Chietino non avessero dato l'allarme, segnalando al 112 le intemperanze del giovane straniero che si era denudato in strada. Il giovane, un somalo di 20 anni, Saleban Nuur Shaieb, stava percorrendo nudo l'arenile che costeggia il tracciato ferroviario della linea adriatica, e si è imbattuto in una donna che stava in spiaggia. Le è saltato addosso e ha tentato di compiere atti sessuali su di lei.
L'aggressione e l'arresto - La vittima, 68 anni, pensionata, che vive ad Ortona, è riuscita a divincolarsi e ha cercato riparo in acqua dove i carabinieri, giunti nel frattempo, l'hanno salvata bloccando e arrestando il somalo. Il 20enne è stato rinchiuso nel carcere di Chieti. La vittima è stata ricoverata all'ospedale di Lanciano dove è tutt'ora ricoverata, provata da una vicenda che le ha lasciato segni sia a livello fisico, per le numerose ecchimosi, escoriazioni e per un trauma cranico, sia a livello psicologico.
I successivi accertamenti condotti attraverso la comparazione delle impronte hanno consentito di risalire alla vera identità del somalo che, dopo essere entrato in Italia quasi un anno fa durante i numerosi sbarchi sulle coste siciliane, proprio il mese scorso aveva ottenuto il permesso di soggiorno per protezione sussidiaria.
La vittima: "Avevo paura che potesse uccidermi" - "Ho avuto paura che potesse uccidermi, ma fortunatamente sono riuscita a divincolarmi". Questa la sofferta confidenza che la vittima ha fatto ai sanitari dell'ospedale di Lanciano dove è stata ricoverata per contusioni ed escoriazioni multiple e un brutto trauma cranico, dopo che l'aggressore le ha fatto sbattere la testa sui grandi ciottoli di cui è composto l'arenile. La prima prognosi accordata dai medici dell'ospedale Renzetti è di 30 giorni.
Un testimone: "Molestie anche su un'altra donna" - Il gestore di un bar della zona ha raccontato che il somalo, prima di aggredire la 68enne, avrebbe molestato un altra donna. "Ha preso una birra nel mio bar e poi è uscito sul marciapiede mentre arrivava con l'auto mia zia, che si è messa a scaricare la spesa - ha spiegato Nicola Nardone, gestore di un a San Vito Marina (Chieti) -. Lui l'ha subito molestata e lei si è messa a gridare. Si è comportato così incurante anche della presenza di 5-6 clienti e si è denudato. Non era un gesto d'impeto. Una persona ha così chiamato i carabinieri ma lui è andato via verso la spiaggia dove poi è stato arrestato".
Salvini: "Quello è un verme" - Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. "Somalo di 20 anni, arrivato in Italia col barcone, gira NUDO e poi aggredisce una donna di 68 anni, ferendola e usandole violenza sessuale. Questo è il ringraziamento per aver ottenuto protezione dall'Italia! VERME!", ha scritto in un tweet il leader della Lega.