© Comune di Pescara
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A poco più di un anno dalla sparatoria che l'ha reso disabile, il 23enne Yelfry Rosado Guzman si rimette i guantoni e partecipa alla 31esima edizione del Fight Clubbing World Championship
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Yelfry Rosado Guzman, il pugile-cuoco 23enne rimasto gravemente ferito dopo che, un anno fa, nel ristobar di Pescara in cui lavorava, fu raggiunto da tre colpi di arma da fuoco esplosi da un cliente, è tornato sul ring. In carrozzina, perché per le gravi lesioni riportate, non ha ripreso a camminare. L'occasione è stata la 31esima edizione del Fight Clubbing World Championship, in corso a Pescara. Guzman ha disputato il primo match in Italia di boxe autonoma in carrozzina, contro il più esperto Simone Dessi di Tortona (Alessandria), nell'ambito di quello che gli organizzatori definiscono "il più grande evento di Sport da Combattimento d'Italia". "Io non mollo mai, voglio combattere a livello internazionale, la carrozzina non è un ostacolo", ha assicurato il pugile.
Il sindaco di Pescara, Carlo Masci, nel corso della presentazione dell'iniziativa ha parlato dell'"esempio" offerto da Yelfry Rosado Guzman, "che è divenuto un emblema di coraggio e di amore per la vita".
"Mi sono preparato in modo speciale per questo appuntamento - racconta Guzman a IlPescara, - allenandomi come facevo prima, anche se ora è un po' diverso perché, stando seduto, sarà tutto più difficile, ma bisogna continuare, bisogna andare avanti. La sedia non è un ostacolo e ce la farò ad arrivare dove Dio vuole. Chi ha voglia e volontà riesce ad andare avanti: io non mollo mai, mi sono messo l'animo in pace dopo quello che mi è successo. Il mio obiettivo è di arrivare a rimettermi in piedi ma, se non dovessi riuscirci, continuerò comunque a combattere a livello internazionale".
Era l'ora di pranzo del 10 aprile del 2022 quando Federico Pecorale, originario di Montesilvano (Pescara), ma residente in Svizzera, entrò nel locale di Guzman, in centro a Pescara, e, dopo essersi lamentato per la salatura degli arrosticini, alla risposta del cuoco tirò fuori la pistola e sparò diversi colpi contro di lui. Arrestato poche ore dopo, mentre tentava la fuga in Svizzera, l'aggressore è ora sotto processo per quell'episodio.