DA ANNI LITIGAVA CON L'AGGRESSORE

Pescara, pasticciere ucciso dopo lite Arrestato l'aggressore in fuga

La vittima si chiamava Giandomenico Orlando, di 67 anni. I carabinieri hanno arrestato il presunto aggressore, Raffaele Grieco, di 40 anni. Il commerciante è stato colpito al culmine di una lite. Gli screzi tra i due andavano avanti da anni

06 Mag 2015 - 20:59

    © ansa

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Un uomo di 67 anni, Giandomenico Orlando, è stato accoltellato davanti alla sua pasticceria ed è morto poco dopo in ospedale. L'episodio è avvenuto a Pescara davanti all'ingresso dei laboratori della conosciuta pasticceria. I carabinieri hanno arrestato il presunto aggressore, Raffaele Grieco, di 40 anni. Il commerciante è stato colpito al culmine di una lite: tra i due vecchie ruggini condominiali, anni di screzi, con diverse denunce.

Pescara, pasticciere ucciso dopo lite Arrestato l'aggressore in fuga

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© ansa  | Giovanni Grieco, il presunto assassino di Giandomenico Orlando 
© ansa  | Giovanni Grieco, il presunto assassino di Giandomenico Orlando 
© ansa  | Giovanni Grieco, il presunto assassino di Giandomenico Orlando 

© ansa | Giovanni Grieco, il presunto assassino di Giandomenico Orlando 

© ansa | Giovanni Grieco, il presunto assassino di Giandomenico Orlando 

Grieco per l'ennesima volta avrebbe affrontato la vittima per problemi relativi alla gestione del locale, rumori e vivibilità. Giandomenico Orlando è arrivato all'ospedale già in arresto cardiaco. Una prima ricognizione ha rivelato due coltellate di cui una forse letale all'arteria succlavia.

Omicida era fuggito in macchina - Raffaele Grieco inizialmente era fuggito in auto, con una Mini scura dal tettuccio chiaro. Sarebbe un amante delle armi, un assiduo frequentatore di palestre, e avrebbe collezionato diverse denunce per lesioni. In passato ha svolto anche l'attività di buttafuori nei locali notturni. Dovrà rispondere di omicidio volontario.

Sdraiato su una panchina - Grieco era sdraiato su una panchina sotto la pineta di Pineto. I carabinieri di Giulianova (Teramo) che stavano pattugliando l'area lo hanno riconosciuto e fermato. "Non lo sapevo", avrebbe detto alle forze di polizia quando l'hanno avvisato della morte della vittima. A riferirlo l'avvocato difensore del 41enne, Paolo Marino. Poi il fermato si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ritrovate e sequestrate l'arma del delitto, una tirapugni con lama, in un cassonetto in una zona centrale di Pescara e l'auto, abbandonata sempre in città.

Da ricostruire gli spostamenti dell'omicida - A indicare agli inquirenti il luogo dove è stata gettata l'arma, a due passi dalla piazza principale di Pescara, e il posto dove è stata abbandonata la Mini Cooper S usata per fuggire, sarebbe stato lo stesso Grieco. Gli inquirenti sottolineano, che ai fini della cattura è risultata determinante la decisione di divulgare la foto dell'uomo, poi rintracciato nella pinetina di Pineto, in provincia di Teramo. Si sta cercando anche di ripercorrere gli spostamenti dell'uomo che, abbandonata l'auto a Pescara, ha dovuto usare un altro mezzo per raggiungere Pineto, che si trova a una quarantina di chilometri dal capoluogo adriatico. In attesa dell'udienza di convalida, l'uomo è stato trasferito nel carcere teramano di Castrogno.

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