Il ragazzo è indagato a piede libero. Ancora da accertare le cause del decesso della vittima che è crollata per terra prima di risalire sull'auto
© carabinieri
Un uomo di 56 anni, Tiziano Paolucci, è morto dopo una lite scoppiata per una questione di viabilità, a Pescara. I carabinieri hanno rintracciato l'aggressore 20enne che era fuggito a bordo di un Suv di colore chiaro. Sul luogo dell'incidente erano intervenuti gli uomini del 118, ma per la vittima non c'era più nulla da fare. La Procura ha aperto un'inchiesta per omicidio preterintenzionale. Il 19enne risulta indagato a piede libero.
Forse la colluttazione non fu causa della morte - Al momento, stando ai primi accertamenti, non è emerso un colpo che possa aver direttamente provocato la morte del 56enne. In base ad una prima ricostruzione, la vittima avrebbe suonato il clacson quando la macchina guidata dal 20enne, nel fare retromarcia, lo stava per urtare. Il ragazzo, sarebbe quindi sceso: ci sarebbe stata una discussione, poi si sarebbe arrivati alle mani. Dopo il litigio, i due si sarebbero allontanati spontaneamente. Paolucci sarebbe risalito in auto, per poi fermare la macchina dopo pochi metri, scendere dal mezzo e cadere a terra. Quando è stato rintracciato dai Carabinieri, il 20enne non sapeva che l'uomo fosse morto. Il giovane, assistito dal suo legale, è stato interrogato in caserma. Delle indagini, coordinate dal pm, Marina Tommolini, si occupano i carabinieri della Compagnia di Pescara.
Da accertare le cause del decesso - Il corpo dell'uomo presenta una ferita lacerocontusa alla testa. Il cadavere è stato trasportato in obitorio: l'autopsia chiarirà se all'origine del decesso ci sia un malore cardiaco o se sia stata proprio la caduta a provocarne la morte. Presente anche il pm Marina Tommolini. La prima ispezione medico legale è stata eseguita da Maria Teresa Viscione della Asl.