La migliore produzione vinicola abruzzese, strappata alla furia della valanga che causò 29 vittime nel gennaio 2017, era conservata in un garage di Montesilvano (Pescara)
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Non c'è pace per l'Hotel Rigopiano, il resort di lusso sul Gran Sasso che il 18 gennaio 2017 fu spazzato da una valanga con 29 vittime tra ospiti e addetti, e la sua memoria. Circa 200 bottiglie di vini pregiati che i vigili del fuoco avevano recuperato dalle macerie della struttura sono state trafugate dal garage di Montesilvano (Pescara), dove erano state riposte. Come riporta Il Centro, i ladri hanno forzato la porta basculante del locale di proprietà dell'ex amministratore dell’hotel.
A più di un anno dalla tragedia di Farindola (Pescara) continua l'azione di sciacalli e avvoltoi. A farne le spese, stavolta, le bottiglie della migliore produzione vinicola abruzzese. Erano conservate in un garage di Montesilvano (Pescara). Secondo gli inquirenti, i ladri non sarebbero a conoscenza della provenienza della refurtiva, "sopravvissuta" alla valanga di gennaio 2017.
I precedenti Il furto dei vini, però, va ad aggiungersi al lungo elenco di atti criminali a danno dei familiari delle vittime dell'hotel Rigopiano. A rinnovare il lutto nel cuore della mamma e del papà di Jessica Tinari, morta con il fidanzato Marco sotto la valanga, fu il furto della Fiat Panda, rubata sotto la loro casa di Vasto (Chieti) e che i genitori continuavano a guidare nel ricordo della loro unica figlia. Nel cimitero di Chieti, dov'è sepolto Dino Di Michelangelo con la moglie Marina, invece, furono rubate le miniature dell'auto della polizia e della bicicletta da corsa che il nipote Francesco aveva messo sulla tomba. Ladri senza pietà anche nei confronti dei genitori di Marinella Colangeli, responsabile della spa, vittime di razzia nella loro rivendita di giornali e tabacchi a Farindola (Pescara).