Due anni a De Bernardinis, ma assolto per le imputazioni principali - La Corte ha rideterminato in due anni la condanna inflitta in primo grado a Bernardo De Bernardinis, per uno dei reati che gli erano stati contestati. Assolto, invece, per le imputazioni principali. "Se fossi stato il padre di una delle vittime avrei fatto la stessa cosa. Una vittima è sempre una vittima. Non ho mai contestato nulla", ha commentato De Bernardinis.
Nel dettaglio De Bernardinis è stato condannato a due anni di reclusione (pena sospesa e non menzione) per le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose con riferimento ad alcune delle vittime, mentre è stato assolto per le stesse accuse nei confronti di altri morti del sisma, i cui familiari si sono costituiti parti civili.
La difesa: "Comunque dispiaciuti per le vittime" - Soddisfazione da parte dei difensori alla lettura della sentenza e che, come spiega l'avvocato Franco Coppi, "ci gratifica perché sono state accolte le nostre tesi. Ma - aggiunge Coppi - siamo molto dispiaciuti per i familiari delle vittime, e umanamente comprendiamo le loro reazioni".
Il procuratore dell'Aquila: "Sconcertato" - Si è detto invece "sconcertato" il procuratore generale dell'Aquila Romolo Como. "Immaginavo un forte ridimensionamento dei ruoli e delle pene, ma non un'assoluzione così completa, scaricando tutto su De Bernardinis, cioè sulla Protezione civile".
La rabbia dei presenti in aula: "Vergogna" - "Non finisce qui. Vergogna. Mafiosi": sono questi i commenti urlati dagli aquilani presenti alla lettura della sentenza. "Ma c'è la legge divina di Dio, che vede tutto e che esiste tuttora", afferma un padre che nel sisma del 6 aprile ha perso il figlio. "Ce li hanno ammazzati un'altra volta", scrolla la testa dicendo così una parente delle vittime.
Parte civile annuncia ricorso: "Questa sentenza è un nuovo terremoto" - "Faremo sicuramente ricorso in Cassazione. Questa sentenza ci sorprende è un terremoto nel terremoto", osserva l'avvocato di parte civile Attilio Cecchini. "La sola condanna di De Bernardinis - aggiunge - fa di lui l'unico capro espiatorio".