Aveva subìto la rimozione dei calcoli. Le sue parole a Pomeriggio Cinque: “Avevo dolori lancinanti, ho rischiato la vita”
© web
Il 27 maggio entra in un ospedale di Acerra per un'operazione di routine: la rimozione di un calcolo. Da quel momento però la vita di Cira viene scandita da continui dolori allo stomaco che, specialmente alla sera, diventano insopportabili. Due mesi dopo, il 27 luglio, si reca nuovamente nella stessa struttura per una visita di controllo, lamentando i continui fastidi: “Non si preoccupi signora, la dimettiamo, prenda degli antidolorifici e le passeranno”. Ma a settembre la situazione non è ancora cambiata: i dolori diventano sempre più forti e la donna accusa anche una febbre molto alta.
Da Villa dei Fiori allora l’ennesimo controllo di routine: niente da rilevare. Al Cardarelli, ospedale scelto da Cira col marito Vincenzo dopo una giornata terribile, i medici si accorgono subito che nell’uretere della donna è presente un filo metallico. Con un’operazione d’urgenza l'hanno immediatamente rimosso. Il direttore sanitario di Villa dei Fiori, Silvio Capizzi, si difende: “Non era un intervento laparoscopico ma endoscopico, in cui la rottura del filo guida era totalmente inattesa. Il filo nella pancia, sono tutte bufale”.