nel duomo solo pochi intimi

Bimba sbranata ad Acerra, funerali celebrati in forma privata | Resta il giallo sulla morte

Toccante l'omelia del viceparroco della Cattedrale, che lancia un appello alla famiglia: "Ripartite dal vostro amore"

20 Feb 2025 - 14:38

Si sono svolti in forma privata i funerali della piccola Giulia, morta a nove mesi ad Acerra (Napoli), a seguito della presunta aggressione del pitbull di famiglia. I parenti avevano chiesto di spegnere i riflettori nella giornata dedicata all'ultimo saluto alla piccola. Così, alle esequie in duomo, hanno partecipato pochi intimi. "Ripartite dal vostro amore", ha esortato il viceparroco la famiglia nell'omelia. All'uscita del feretro, nell'antistante piazza, sono stati fatti volare decine di palloncini riuniti a forma della coroncina del santo rosario. Il carro funebre è stato fatto uscire dal retro del duomo, dietro l'auto con a bordo i genitori, circondata dagli amici che hanno voluto evitare le riprese e le foto facendo scudo ai finestrini. 

Bimba sbranata ad Acerra, funerali celebrati in forma privata

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L'omelia: "Ripartite dal vostro amore"

 "Avete affidato Giulia alla Madonna. Ripartite dal vostro amore che vi aveva donato questa meravigliosa bambina che ora si trova sotto il manto della Vergine". Così don Gustavo Arbellino, vice parroco della Cattedrale di Acerra (Napoli), che ha celebrato i funerali della piccola, rivolgendosi, durante la Messa, ai genitori.

Nello stesso duomo, a dicembre, la piccola era stata battezzata. Alla cerimonia funebre hanno preso parte solo i familiari e i parenti stretti della piccola. Con loro il sindaco Tito d'Errico, che ha portato il cordoglio della comunità locale.

I genitori, si è appreso, hanno ascoltato le parole del sacerdote accanto alla piccola bara bianca, senza distogliere lo sguardo dal feretro. Poco distanti da loro i nonni e bisnonni della piccola.

"Se le pietre di questa cattedrale potessero parlare - ha aggiunto don Gustavo - racconterebbero la vita piena di gioia di mamma Angela, che è cresciuta come ministrante nel nostro Duomo. Oggi non dobbiamo chiederci il perché della tragedia, ma affidare questa piccola alla custodia del Signore. Voi ripartite dal vostro amore, quello che vi ha donato Giulia, sostenendovi a vicenda in questo momento di dolore".

La richiesta della famiglia

 "Almeno nel giorno dei funerali, la famiglia di Giulia chiede un poco di rispetto per il grande dolore che sta vivendo, pregando tutti di spegnere i riflettori per un giorno, e non pressarla nei momenti dell'ultimo saluto alla bambina". Questo l'appello che era stato lanciato dall'avvocato Luigi Montano, legale del papà della piccola Giulia, ora indagato per omicidio colposo per l'omessa custodia e vigilanza del cane.

"Sono tutti in uno stato confusionale - aveva spiegato Montano, - il loro dolore è troppo grande. E per questo motivo chiedono di non pressarli almeno nel giorno dei funerali di Giulia, al di là di come si è svolta la tragedia che li ha segnati profondamente".

 

La vicenda resta un giallo

 In attesa del referto dell'autopsia sul corpo della neonata, gli inquirenti continuano a indagare su quanto accaduto quella notte. Restano i dubbi sulla dinamica della morte della piccola. Il genitore, indagato per omicidio colposo, ha attribuito le ferite mortali della bimba al loro cane (anche se prima aveva parlato di un randagio).

Ma finora gli esami svolti su Tyson, un pitbull di 25 chili che la famiglia aveva da otto anni, hanno evidenziato come nella bocca del cane non fossero presenti tracce di Dna della vittima. Sul pelo di Laika, l'altro meticcio di casa, arrivato circa un anno fa, sono state trovate tracce di sangue, tecnicamente definite da "imbrattamento" forse per uno strusciamento dell'animale sul corpo di Giulia. Nei prossimi giorni si dovrebbe sapere qualcosa di più in merito, anche riguardo i risultati delle feci dei pitbull.

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