La vittima è ancora al Niguarda con ustioni di secondo e terzo grado. I difensori di Sara Del Mastro pensano a una perizia psichiatrica
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"Una sera, quando gli aveva tagliato le gomme dell'auto si era ritrovata di fronte a me e, scambiandomi per mio fratello, minacciò di ammazzarmi con il coltello che stringeva con la mano". A raccontare l'episodio è il fratello gemello di Giuseppe Morgante, il 30enne vittima della violenta aggressione con l'acido avvenuta a Legnano, in provincia di Milano, per mano della ex fidanzata, che non accettava la fine della relazione, Sara Antonella Del Mastro.
"Poteva ucciderlo, non voleva soltanto fargli del male..." raccontano al Corriere della Sera la sorella e il fratello della vittima. Sara Antonella Del Mastro è in carcere a San Vittore con l'accusa di lstalking e esioni gravissime, ma Vincenza e Filippo Morgante non ci stanno: "Ora non chiediamo altro che giustizia, che lo Stato applichi le leggi adatte, perché siamo convinti si sia trattato di tentato omicidio".
"Non è rimasta seduta in auto, è proprio scesa per rincorrerlo... Una sera quando gli aveva squarciato le gomme" - continua il fratello gemello - "si era ritrovata davanti a me e, scambiandomi per Giuseppe, mi aveva minacciato di morte col coltello". Secondo i due, Sara Antonella Mastro avrebbe premeditato l'aggressione con l'intento di uccidere. L'acido sarebbe finito sulla fronte della vittima per poi scorrergli sul viso e sul collo. Giuseppe si ritrova in isolamento con ustioni di secondo e terzo grado e il rischio di perdere la vista a un occhio.
I medici sperano di limitare i danni riportarti. Intanto i difensori di Del Mastro potrebbero chiedere la perizia psichiatrica.