L'allarme

Aggressioni al policlinico di Foggia, il direttore: "Così finiremo per chiudere il pronto soccorso"

Dopo l'escalation di violenza ai danni del personale sanitario con diversi episodi nel giro di pochi giorni. Ultimo caso: infermiere e autista 118 presi a pugni da uomo appena soccorso

10 Set 2024 - 23:30

Dopo l'escalation di violenza ai danni del personale sanitario del policlinico Riuniti di Foggia, con diverse aggressioni nel giro di pochi giorni, il direttore generale Giuseppe Pasqualone lancia l'allarme: "Se continuiamo così finiremo per chiudere il pronto soccorso perché rimarremo senza medici, infermieri e operatori sanitari", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa. "Il mio appello - ha aggiunto - è al rispetto del personale in servizio perché è bravo e lo dicono i dati a livello nazionale. Il policlinico di Foggia è posizionato tra i migliori in Italia. In pronto soccorso si lavora in condizioni difficili, abbiamo un organico dimezzato, non riusciamo a recuperare medici e i cittadini che arrivano in condizioni non gravi devono aspettare, devono avere pazienza".

Nel corso della conferenza è stata anche lanciata la proposta dell'istituzione del manager della sicurezza in collaborazione con il rettore dell'università degli studi di Foggia Lorenzo Lomuzio e la direttrice del dipartimento di giurisprudenza Donatella Curtotti. "È una figura - ha ribadito il direttore Pasqualone - che dobbiamo avere. Che serve per garantire situazione di serenità nell'intero policlinico".

Il caso della 23enne morta

 Sugli approfondimenti relativi al decesso della ragazza di 23 anni di Cerignola, Natasha Pugliese, avvenuto nei giorni scorsi durante un intervento chirurgico, a seguito del quale alcuni familiari della paziente hanno aggredito gli operatori sanitari, Pasqualone ha sottolineato che "sono in corso approfondimenti del policlinico e della magistratura. Siamo vicini al dolore della famiglia per la morte di una ragazza che ha avuto tre mesi tristi". La ragazza era ricoverata al policlinico di Foggia dal 19 giugno a causa di un incidente avuto mentre si trovava su un monopattino.

Enpapi: "Gli infermieri chiedono più prevenzione"

 Sulle aggressioni al personale sanitario di Foggia è intervenuto anche Luigi Baldini, il presidente di Enpapi, l'Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica. "È necessario intervenire al più presto con misure e azioni decise per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro, tutelando il personale sanitario - ha detto -. Non possiamo più tollerare quanto sta accadendo. Il fenomeno sta assumendo proporzioni preoccupanti e riguarda l'intero Paese. La situazione rischia di sfuggire di mano". Per Baldini è necessario "mettere in campo interventi concreti, creare nuovi posti di polizia nell'ambito degli ospedali e vicino ai pronto soccorso, rafforzare le misure di controllo del territorio". Un piano che coinvolga anche le strutture ospedaliere, con i loro direttori sanitari, "tutti devono sentirsi parte attiva di un cambiamento che chiediamo con forza e urgenza. Servono fatti e non solo parole", ha concluso.

Nuova aggressione in ospedale nel Leccese

 In queste ore, intanto, in Puglia si è registrato un altro episodio di violenza contro il personale sanitario. Un medico dell'ospedale Francesco Ferrari di Casarano (Lecce) è stato aggredito da un uomo. Il paziente in attesa di essere sottoposto a un esame di cistoscopia in un ambulatorio del reparto di Urologia, una volta sistemato sul lettino ha cominciato ad andare in escandescenza e poi ha colpito il medico in servizio con un calcio al basso ventre.
 

Infermiere e autista 118 presi a pugni da uomo appena soccorso

  Un'altra aggressione ai danni del personale sanitario si è verificata nelle ultime ore in Puglia. L'episodio è accaduto la notte scorsa a Manduria, in provincia di Taranto, dove un autista-soccorritore del 118 e l'infermiere a bordo dell'ambulanza sarebbero stati picchiati da un uomo che stavano tentando di soccorrere. La notizia è riportata dai media locali. 

Ai domiciliari l'autore della seconda aggressione a Foggia

 Intanto, è stato sottoposto agli arresti domiciliari dalla polizia l'uomo di 33 anni che lunedì 9 settembre, dopo essersi recato al pronto soccorso del policlinico Riuniti di Foggia per accompagnare il padre, ha colpito due infermieri e un vigilante intervenuto per calmarlo. L'aggressore aveva un braccio ingessato che ha utilizzato per picchiarli. Qualche ora prima i carabinieri avevano arrestato un 18enne arrivato al pronto soccorso di Foggia per uno stato d'ansia, che ha sferrato calci e pugni a tre infermieri.

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