è polemica sul rifacimento delle strade

Agrigento capitale della Cultura, asfaltati anche i tombini

All'indomani della cerimonia di inaugurazione di Agrigento Capitale della cultura 2025 con il Presidente Mattarella, scoppia la polemica sui lavori di rifacimento delle strade

19 Gen 2025 - 12:32
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© Facebook / Agrigento punto e a capo
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Alacramente all'opera per arrivare al gran giorno: la cerimonia di inaugurazione di Agrigento Capitale della cultura 2025, sotto la volta riparata - per l'occasione - del Teatro Pirandello, con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Strade riasfaltate in tutta fretta, di giorno e di notte, per "garantire la sicurezza al capo dello Stato" e mostrare la città in grande spolvero. Con, altrettanto gran, sorpresa degli agrigentini davanti al forsennato attivismo di camion e rulli compressori per coprire buche e crepe a loro ben note. Nonostante il meteo avverso. "Senza il tempo di scarificare, ovvero senza rimuovere lo strato superficiale del vecchio asfalto, come sarebbe necessario per garantire una posa stabile e duratura, buttando giù di corsa bitume, coprendo tutto, compresi i tombini", è la denuncia della stampa locale.

Così, neanche 24 ore dopo l'evento, ecco che si leva un gran... polverone di polemiche proprio sui lavori last minute. "Mezzo milione asfaltato in due giorni", titolano i giornali locali, mentre sulle pagine social si polemizza sull'asfaltatura... anche dei tombini, dallo stadio Esseneto al Pirandello. Mentre interi quartieri sono rimasti e restano ancora senz'acqua corrente. "Asfaltato tutto: saracinesche, tombini, rubinetti... tutto", commenta un condomino di via Manzoni, zona Esseneto. Ciò, in concreto, significa che, passata la festa d'apertura, nella Capitale della Cultura a corto d'acqua, anche quando diluvia, bisognerà scavare per trovare i rubinetti, "perché così funziona ancora la distribuzione". E inevitabili le battute sarcastiche. Come quelle sulla pioggia in teatro.

Dopo, dunque, la bufera sui nuovi cartelli stradali sgrammaticati, riflettori ora accesi e picconi alla mano sulle "strade asfaltate o messe in sicurezza in modo affrettato e con un finanziamento last-minute per l'arrivo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella". La Giunta regionale di Schifani, infatti, aveva approvato un finanziamento di 510.000 euro per la sistemazione delle strade proprio in vista dell'importante visita. Ma "le infrastrutture della città sono state trascurate fino a quando non si è presentata l'occasione. E ci sono stati casi in cui i tombini sono stati coperti dall'asfalto. Questo è un fenomeno noto come 'tombini coperti' o 'tombini asfaltati', che spesso accade quando i lavori di asfaltatura vengono fatti in modo rapido e talvolta negligente. Un disastro frettoloso con i soldi delle tasse", è la denuncia con tanto di richiesta di dimissioni del sindaco Micciché.

I lavori di asfaltatura, peraltro, sarebbero avvenuti nonostante le condizioni meteorologiche avverse, con la pioggia che avrebbe così compromesso fin da subito l'aderenza e la durata del manto stradale. E "questo metodo approssimativo - denuncia il sito reportsicilia.it - ha portato a risultati immediatamente visibili: dopo appena due giorni, l'asfalto è già saltato in diversi punti, rendendo alcune strade nuovamente pericolose per pedoni e automobilisti".

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