Tensione a Cinisi

Al corteo per Peppino Impastato il fratello caccia alcuni rappresentanti M5s: "Governate con i fascisti"

"Sono venuti con le telecamere, sono andati al cimitero per farsi fotografare. E' scandaloso", ha detto

10 Mag 2019 - 19:10
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Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il giornalista fondatore di Radio Aut e militante di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia nel 1978, ha allontanato alcuni esponenti M5s dal corteo organizzato giovedì a Cinisi (Palermo) per ricordare il delitto. "Non è ammissibile che chi sta al governo con i fascisti partecipi a un corteo antifascista. Sono venuti con le telecamere, sono andati al cimitero per farsi fotografare. E' scandaloso", ha detto.

"Li ho buttati fuori di peso perché il nostro è un corteo molto politicizzato e non si dovevano presentare", ha spiegato. "Mi spiace per Piera Aiello - ha aggiunto riferendosi alla ex testimone di giustizia ora parlamentare M5s - ma non dovrebbe farsi strumentalizzare da questi farabutti". "Mi hanno riferito che sono andati a fare uno show al cimitero - ha detto - per farsi fotografare". Con la Aiello c'erano anche il deputato Michele Giarrusso e la deputata regionale Roberta Schillaci. Impastato li ha primi invitati ad andarsene, poi si è rivolto alla Digos e infine li ha allontanati.

"Ci dispiace per Piera Aiello e per la sua storia che rispettiamo, ma non possiamo permettere che Peppino Impastato venga strumentalizzato. Michele Giarrusso, Roberta Schillaci e Piera Aiello, esponenti del Movimento 5 stelle, si sono presentati al Casolare, al cimitero e al corteo con le telecamere, per farsi riprendere. Condividiamo quanto detto al Casolare da Umberto Santino, Presidente del Centro Impastato: 'Quelle persone non si erano mai fatte vedere qui, dunque si erano presentate solo per fare campagna elettorale. Spiace per Piera Aiello, la cui storia conosciamo tutti, ma loro sono al governo con i fascisti'", si legge sul sito Casa Memoria Felicia e Peppina Impastato. 

"Casa memoria - continua la nota - è stata e sarà sempre aperta ed accogliente come i nostri cortei, caratterizzati dalla presenza di scuole, mondo cattolico, associazioni impegnate nel territorio e quanti si battono contro la mafia e per la giustizia sociale, ma noi non accettiamo strumentalizzazioni, soprattutto da parte di chi, come ha detto Giovanni Impastato durante il suo discorso da Casa memoria: 'sta consegnando l’Italia ai fascisti e ai razzisti. Dobbiamo combattere contro quelle persone che in questo momento sono al governo e che hanno diffuso la cultura dell’antipolitica, hanno ripudiato le idee, ci hanno preso in giro con i vaffanculo day per consegnare l’Italia agli affaristi, ai ladri e ai fascisti'. Peppino ha lottato contro la mafia da antifascista ed il nostro corteo, rispettando le sue idee è un corteo antimafia e antifascista e per i diritti umani".

La replica di Schillaci - "Io ho una storia di impegno antimafia che va al di là del Movimento 5 Stelle. Sono stata fondatrice di Società civile con Nando Dalla Chiesa. Sentirmi dire che io mi sono fatta vedere solo ieri è inaccettabile. Santino ha trasformato l’evento, che dovrebbe essere un momento trasversale, in un evento politico - ha detto a La Repubblica Roberta Schillaci - La lotta a Cosa nostra non deve avere colore politico. Sono rimasta basita. Abbiamo raccolto lo sdegno di tanti".

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