Condannata per l'omicidio della figlia Diana

Alessia Pifferi, in Appello disposta una nuova perizia psichiatrica

In primo grado la donna era stata valutata capace di intendere e volere

10 Feb 2025 - 23:09

Alessia Pifferi sarà sottoposta a una nuova perizia psichiatrica. Lo ha deciso la Corte d'Assise d'Appello di Milano, accogliendo la richiesta avanzata dal difensore Alessia Pontenani. La 38enne, condannata in primo grado all'ergastolo per l'omicidio della figlia Diana di 18 mesi, abbandonata per sei giorni in casa e morta di stenti, era già stata sottoposta a un esame peritale che l'aveva valutata capace di intendere e volere. La difesa, al contrario, ha sempre sostenuto che soffrisse di un "grave deficit cognitivo". Il sostituto pg Lucilla Tontodonati aveva invece ritenuto che non ci fosse alcuna necessità di effettuare una nuova perizia.

 L'avvocato Alessia Pontenani ha sottolineato che Pifferi "è una donna senza futuro. Che trascorra dieci, venti o quindici anni in carcere non cambia nulla, però è giusto che si capisca se c'è un problema alla base. Non è follia, Pifferi non è pazza. Ma bisogna capire se un disturbo cognitivo possa aver causato la morte di Diana".

L'incarico ai periti che dovranno esaminare nuovamente Alessia Pifferi sarà affidato il 28 febbraio, come hanno stabilito i giudici della Corte d'Assise d'appello di Milano, accogliendo la richiesta della difesa dopo quasi un'ora e mezza di camera di consiglio. Al termine dell'udienza, prima di essere portata fuori dall'aula dagli agenti della polizia penitenziaria, Pifferi ha abbracciato il suo legale.

La sorella Viviana, parte civile nel processo con la madre Maria Assandri ed entrambe presenti all'udienza, si è detta invece "tanto delusa" per la decisione di sottoporre la donna a un nuovo esame psichiatrico. Pifferi è accusata di aver lasciato a casa da sola la sua bimba di 18 mesi, con soltanto un biberon di latte e una bottiglietta d'acqua, per cinque giorni e mezzo nel luglio del 2022. Al rientro nell'abitazione di via Parea, dopo aver trascorso quel lasso di tempo a casa del compagno nella Bergamasca, la 38enne aveva trovato la piccola Diana ormai senza vita, morta di stenti.

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