L'intervista a "Diario del Giorno": "È finito un incubo"
"Diana è diventata la bambina di tutti gli italiani". Con queste Viviana Pifferi commenta la condanna all'ergastolo della sorella Alessia Pifferi che nel 2022 ha lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi. "Non c'è felicità" in questa giornata per la famiglia Pifferi considera Viviana che, intervistata a "Diario del Giorno" su Rete 4, fa sapere: "È la fine di un incubo che abbiamo vissuto e che ha coinvolto tutti perché in casa abbiamo avuto entrambe le parti: la vittima e la colpevole".
La difesa aveva chiesto l'assoluzione, sostenendo che la donna non avesse intenzione di uccidere la figlia. Alessia Pontenani, la legale di Pifferi, ha più volte sottolineato le mancanze subite da Pifferi che avrebbe avuto "una vita terribile crescendo nell'abbandono e nell'incuria". Parole mai accettate dalla sorella e dalla madre della 37enne che hanno provato a dimostrare, anche nel corso del processo, la loro presenza nella vita di Alessia prima della morte della bambina. "Alessia non era abbandonata, Diana non è stata abbandonata era lei che decideva quando farcela vedere o meno. Adesso vuole passare per la vittima. Diana non sarebbe morta se avessimo avuto dei dubbi su quello che succedeva", considera Viviana Pifferi.
La condanna all'ergastolo di Alessia Pifferi rimane un dolore sia per la madre che per la sorella della 37enne. "È un dolore atroce ma deve pagare, soprattutto nei confronti di mia madre che l'ha sempre aiutata. Lei avrebbe potuto chiamarci e contare su di noi, perché Diana per noi era un miracolo", conclude Viviana.