"All'interno dell'abbazia non c'è stata alcuna violenza", afferma Andrea Zuin in una clip proposta a "Morning News"
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È ancora avvolta nel mistero la morte di Alex Marangon, il barista 26enne di Marcon (Venezia) scomparso il 30 giugno e ritrovato senza vita sul greto del Piave il 2 luglio. Mentre i risultati dell'autopsia tenderebbero a escludere la caduta dall'alto, in quanto incompatibile con le ferite della vittima, "Morning News" prova a fare luce su quanto accaduto attraverso l'esclusiva ricostruzione fornita dall'organizzatore del raduno tenutosi nell'abbazia di Santa Bona a Vidor (Treviso).
"La morte di Alex purtroppo rimane un mistero, anche per noi - ha esordito Andrea Zuin nella clip mostrata durante la puntata di giovedì 11 luglio - Mentre io stavo suonando, Alex si è alzato ed è andato vicino al fuoco che si trovava in una zona di meditazione. Stava bene, io lo vedevo distante ma lo conosco personalmente come mio amico".
Quindi il racconto prosegue: "A un certo punto si è allontanato sotto la guida di due persone, due curanderos latino-americani. Sono stati con lui per qualche minuto, forse una decina. Poi queste persone sono tornate dicendo che Alex era scomparso, che si era messo a correre e non riuscivano più a trovarlo. Siamo andati fuori e lo abbiamo cercato ovunque, dove sono arrivati i controlli siamo arrivati anche noi. Quando ci siamo resi conto che non c'era abbiamo chiamato polizia e soccorsi".
Davanti alle telecamere, Andrea Zuin si difende: "Mi stanno descrivendo come un pazzo squinternato che scappa. Io sono qui da tre giorni per questa ragione, non stiamo scappando e non ci stiamo nascondendo. Siamo qui e stiamo suonando ogni giorno in memoria di Alex". E conclude: "Ci tengo personalmente a dire che all'interno delle mura dell'abbazia non c'è stata alcuna violenza. Lì fuori, da qualche parte, c'è un assalitore. Ma dentro qui non c'è stato".