Secondo il report settimanale dell'Osservatorio sulle Risorse Idriche, i livelli dei grandi bacini del Nord sono tornati sopra la media mentre gli specchi lacustri del Lazio e il lago Trasimeno sono ancora in sofferenza
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In alcune zone d'Italia è ancora allarme siccità, nonostante il maltempo. Se sono bastate poche ore di abbondanti piogge per riportare sopra la media i grandi bacini del Nord, non sono sufficienti settimane per superare l'agonia idrica del lago Trasimeno, che si protrae da mesi, né per assicurare confortanti livelli ai laghi del Lazio. E' questa la fotografia della nuova fase climatica che si sta registrando lungo lo Stivale e che emerge dal rapporto settimanale dell'Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche.
L'abbondante pioggia che si è abbattuta sul Piemonte ha fatto salire i livelli di portata dei fiumi della regione fino a dieci volte da un giorno all'altro. Ciò è accaduto dopo settimane di siccità. Anche in Liguria, le piogge hanno rivitalizzato i fiumi. Lo stesso si può dire per l'Emilia Romagna. In Lombardia, invece alcuni nubifragi di grande intensità e con venti intensi hanno provocato preoccupanti sbalzi di portata dei corsi d'acqua.
Fra i grandi laghi del Nord, il Maggiore, sul cui bacino sono caduti 250 millimetri di pioggia, è arrivato all'85,4% di riempimento. Anche i laghi di Como e d'Iseo sono tornati finalmente sopra i livelli medi del periodo.
In Umbria le piogge non sono state sufficienti a dare ossigeno al lago Trasimeno che purtroppo continua a ristagnare, da oltre un anno e mezzo, a un livello largamente inferiore al minimo vitale; una situazione di insufficienza idrica si registra anche per i fiumi umbri.
Situazione di difficoltà anche per i laghi del Lazio: il livello di quello di Bracciano è tornato sotto la soglia critica, mentre quello di Nemi è addirittura oltre dieci centimetri più basso rispetto al livello del 2022.
"Ancora una volta sono i dati a confermare l'urgente necessità di infrastrutture idrauliche, capaci di ridurre le esigenze idriche di un Paese in balia della crisi climatica. Noi non possiamo che ricordare i tanti progetti messi a disposizione dai Consorzi di bonifica e irrigazione lungo l'intera Penisola", commenta Francesco Vincenzi, Presidente di Anbi.