Previsti disagi, scuole chiuse venerdì da Nord a Sud. Ecco le regioni interessate dal maltempo
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È allerta meteo in Italia per l'arrivo della tempesta Ciaran, proveniente dal Nord Europa. Le prime regioni italiane a essere colpite saranno quelle settentrionali, seguite dalle zone del centro tirrenico. In Veneto e Friuli Venezia Giulia l'allerta è rossa, arancione in altre nove regioni. Il presidente Luca Zaia ha riunito l'unità di crisi. Ci si aspettano venti fino a 130 km orari e temporali intensi: per questo verranno chiuse le scuole partendo dalle province più esposte sia in Friuli sia in Veneto.
Resta alta, a Milano, l'attenzione per il Seveso dopo l'esondazione dello scorso martedì, con una stima dei danni che secondo Confcommercio Milano è almeno di 11milioni di euro. L'allerta resta di colore giallo per criticità di piogge e temporali. Quasi per l'intera giornata, la pioggia non ha smesso di cadere, a tratti anche in maniera molto abbondante. Il cattivo tempo porterà con sé anche ulteriori abbassamenti di temperatura, con le prime nevicate attese sopra i 1.700 metri. Nei quartieri allagati dall'esondazione del Seveso, Isola e Niguarda, le strade sono tornate alla normalità attraverso il lavoro di protezione civile, vigili del fuoco e numerosi cittadini che si sono dati da fare per ripulire le vie anche dal fango.
È stata prorogata l'allerta arancione per maltempo sull'Emilia-Romagna per i temporali previsti. L'allerta riguarda la quasi totalità della Regione, a eccezione della costa e della pianura romagnola (allerta gialla) e della pianura ferrarese (verde). Le previsioni per domani danno temporali localmente anche di forte intensità, più probabili sulle aree montane centro-orientali, in esaurimento dalle ore serali. Attenzione massima, in particolare, nelle aree montane per le frane, vista anche la pioggia caduta nei giorni scorsi.
Il Levante Ligure si conferma arancione e preoccupa il mare: sono previste onde fino a sei metri. A seguito del forte vento l'Aurelia è stata provvisoriamente chiusa nel Comune di Beverino (La Spezia) per la caduta di un albero sulla carreggiata. Il maltempo ha colpito il Comune di Ne, nell'entroterra genovese, dove una frana ha interessato la strada comunale in località Noceto obbligandone la chiusura. È stata sfollata una famiglia di tre persone in quanto impossibilitata a raggiungere la propria abitazione, che non risulta però danneggiata.
Anche la Toscana prosegue con l'allerta arancione, mentre il governatore Eugenio Giani parla di "ulteriore peggioramento nelle prossime ore". A Viareggio è stata disposta la chiusura di scuole e pinete. Stop alle lezioni anche nella provincia di Massa Carrara. Sono circa 3.600 le utenze senza corrente elettrica, in corso di ripristino da parte di Enel. Raffiche di vento hanno sferzato l'Argentario oltre i 100km/h, Viareggio a 83km/h. Interventi per smottamenti nelle province di Massa-Carrara, Lucca e Pistoia. Allagamenti in provincia di Pistoia, Castelnuovo Garfagnana (Lucca), nella Piana di Pisa e in quella di Firenze. Allagamenti anche nella zona di Forte dei Marmi.
A causa del forte vento ci sono state decine di interventi dei vigili del fuoco nelle Marche per rami e alberi pericolanti o caduti in strada, ma anche pali divelti dalle forti raffiche. Finora non si registrano particolari danni o criticità ma l'allerta per forte vento da Sud-Ovest si conferma arancione così come proseguirà l'allerta gialla per temporali.
L'Agenzia regionale di Protezione civile del Lazio ha emesso una nuova allerta gialla dalla sera del 2 novembre e per le successive 18-24 ore. Si prevedono sul Lazio precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
A Napoli e in molti altri Comuni della Campania scatta la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, anche private, e dei cimiteri. A Napoli lo prevede un'ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi, alla luce dell'allerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile regionale dalle 21 del 2 novembre e per le successive 24 ore. Analoghe ordinanze sono state firmate dai sindaci di Caserta, Benevento, Salerno e di molti altri sindaci della Campania. Stop agli aliscafi per le isole del Golfo