Si escludono anche eventuali tentativi via terra, in quanto il rischio valanghe è marcato. Presidente Soccorso Alpino e Speleologico: "Non mettiamo a rischio le vite dei soccorritori"
Sono state nuovamente sospese le ricerche dei due alpinisti dispersi sul Gran Sasso da domenica pomeriggio. "Non è proprio possibile che si alzi in volo l'elicottero", ha spiegato a LaPresse Daniele Perilli, presidente del Soccorso alpino e Speleologico d'Abruzzo che da Campo Imperatore, nell'aquilano d'alta quota, ha annunciato che in giornata non ci sarà alcun sopralluogo in elicottero sul Vallone dell'inferno, nell'area in cui dovrebbero trovarsi i due alpinisti. Le raffiche di vento troppo forti rendono impossibile il passaggio sull'area del velivolo e sembra in arrivo una nuova bufera di neve sul Gran Sasso d'Italia. Nella giornata odierna si escludono anche eventuali tentativi via terra, in quanto il rischio valanghe è marcato (rischio 3 su una scala di 5) e questo non permette di far operare le squadre in sicurezza con sci o ramponi ai piedi.
Luca Perazzini, di 42 anni, e Cristian Gualdi, di 48 anni, sono dispersi da domenica dopo essere scivolati sul Gran Sasso mentre scendevano dalla Direttissima del Corno Grande. A Natale erano tornati a valle i soccorritori che erano intervenuti per i tentativi di recupero, ma che erano rimasti bloccati per il maltempo.
"Non possiamo mettere a repentaglio la vita di decine di soccorritori. Chi fa soccorso sa che bisogna lavorare con sicurezza", ha affermato Daniele Perilli, presidente del Soccorso Alpino e Speleologico, a proposito delle ricerche dei due alpinisti dispersi.