Sei secoli di vita cancellati da una tempesta di vento: la maestosa quercia era una delle ultime figure ad essere rimasta indenne dopo l'ultimo sisma del 2016, ma ha ceduto alla furia della bufera
Sei secoli di vita cancellati da una tempesta di vento. Il maestoso Cerro di Sant'angelo dal 1400 dominava la Conca di Amatrice: è sopravvissuto ai terremoti più rovinosi come quelli del 1639, del 1703 e infine quello del 2016. Era uno dei pochi simboli materiali ad essere rimasto indenne dopo l'ultimo sisma ed era una delle querce più antiche d'Italia, ma ha ceduto alla furia della bufera.
E' stato il comune di Amatrice a dare la notizia su Facebook e in poche ore il post è stato condiviso da centinaia di persone: "Con immenso dolore dobbiamo comunicarvi che questa comunità oggi ha perso uno dei pochi simboli materiali rimasti dopo il terremoto. La bufera di vento di questo pomeriggio è stata fatale alla Quercia di Sant'Angelo, una delle querce più antiche d'Italia".
Non solo. Con i suoi 21 metri di altezza e una circonferenza di circa 6,6 metri era il più imponente cerro italiano. Nella frazione Sant'Angelo, una delle 69 di Amatrice, il gigante (del genere Quercus Cerris) era una celebrità: nei giorni scorsi si è voluto recitare un rosario ai suoi "piedi" per rendergli omaggio.