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"Mio figlio Aless voleva avere cinque figli", ha dichiarato l'attrice spagnola, il cui caso di maternità surrogata continua a far discutere anche oltre i confini spagnoli
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Il caso di Ana Obregon, l'attrice spagnola diventata mamma a 68 anni grazie alla maternità surrogata, continua a far discutere. Dopo aver rivelato di aver concepito la piccola Ana Sandra Lequio Obregòn grazie al seme del figlio morto Aless, la donna ha dichiarato anche che sarebbe pronta a "rifare tutto, magari per un maschietto, anche se non è possibile scegliere il sesso dei bambini. Mio figlio voleva avere cinque figli". Aless Lequio è deceduto a 27 anni nel 2020 in seguito a un cancro.
L'attrice ha dato alla bambina il suo nome, Ana, come voleva Aless, ha raccontato: "Chiamerò la mia prima figlia Ana come te, mamma". Ana Obregon ha inoltre annunciato che descriverà tutto "il lungo cammino" che ha portato alla nascita della bambina in un libro. E che sarebbe pronta a concepire un altro bambino, anche se non è possibile scegliere il sesso dei nascituri. "C'è una donatrice di ovuli - ha spiegato - e lo que toca, toca".
"Ti ho giurato che ti avrei salvato dal cancro e ti ho deluso", ha detto la Obregon, parlando idealmente al figlio morto. "Ti ho promesso che avrei messo al mondo tua figlia e ora ce l'ho tra le braccia. Quando la abbraccio, provo un'emozione indescrivibile, perché è come se ti stessi abbracciando di nuovo. Ti giuro che mi prenderò cura di lei con l'amore infinito che ho da dare e tu dal cielo mi aiuterà". "Sono tornata. Sono risorta. Sono rinata. Sono morta il 13 maggio 2020 e sono rinata il 20 marzo 2023, proprio così", ha aggiunto l'interprete. "Dopo tanto dolore è il mio turno", ha dichiarato posando i fotografi tra pannolini, biberon e fiocchi "tutti profumati di colonia, che meraviglia".
La scelta di concepire la propria nipote biologica, che legalmente è sua figlia, ha scatenato vibranti polemiche anche al di fuori della Spagna. Le migliaia di commenti al post con cui la donna ha annunciato l'evento su Instagram sono in gran parte di forte critica. C'è chi condanna "l'ultra capitalismo alla sua massima espressione", che ha "conquistato anche l'utero della donna", ma anche chi plaude al coraggio di Ana Obregon nel realizzare il sogno di suo figlio assumendosi tutti i rischi del caso. Secondo la 68enne, il dibattito sulla maternità surrogata generatosi in patria e in Europa, con il governo di centrosinistra apertamente contro la pratica in quanto possibile forma di sfruttamento di donne in situazione vulnerabile, è "assurdo". "Qui è vista come una cosa normalissima", ha affermato l'attrice da Miami.